“Bisogna fare molta attenzione a trattare questi argomenti con la dovuta attenzione perché siamo uno dei sistemi portanti del sistema nazionale”. Lo ha detto il presidente di Assicurazioni Generali, Gabriele Galateri di Genola, a margine del convegno Sustainable finance and integrate thinking” organizzato al Mib (Management Business School) di Trieste, in merito alla manovra presentata dal Governo.
A pagare il conto della legge di bilancio sarebbero infatti banche e assicurazioni, gli unici soggetti colpiti da un aumento del trattamento fiscale. Così almeno secondo quanto trapela dalle stanze della Lega a conclusione del vertice di maggioranza.
“Io parlo delle assicurazioni – ha precisato Galateri di Genola – perché quello è il mondo in cui vivo e rappresentano un elemento fondamentale del funzionamento dell’economia. Attraverso la nostra attività diamo sicurezza agli individui, diamo sostenibilità, anche economica, alle aziende e investiamo nel mercato cifre colossali, quindi bisogna fare molta attenzione a trattare questi argomenti”.
Le compagnie sono inoltre colpite anche da un ritocco alla normativa riguardante l’Rc Auto finalizzato all’eliminazione dei premi maggiorati nelle aree più a rischio.
Su questa misura in particolare il Codacons si dice soddisfatto.
“Sono anni che denunciamo il massacro subito dagli automobilisti del sud Italia sul fronte delle assicurazioni”, spiega il presidente dell’associazione, Carlo Rienzi. “In base all’ultimo studio Codacons sulle tariffe Rc Auto, assicurare una autovettura nel Meridione arriva a costare il doppio rispetto alle regioni del Nord: basti pensare che a Napoli, città che detiene la maglia nera per le polizze più costose, il premio medio nel 2018 è pari a 636,9 euro contro i 309 euro di Pordenone e i 312 euro di Aosta. Proibitive poi le tariffe per i neopatentati: a Napoli un 18enne spende mediamente 967,5 euro per assicurare la propria autovettura. Siamo quindi favorevoli a misure che eliminino le ingiustificate disparità su base territoriale esistenti sul fronte dell’Rc Auto, ma attenzione: in nessun caso i provvedimenti annunciati dal Governo dovranno punire le regioni più virtuose determinando incrementi tariffari a danno degli automobilisti residenti al Nord”.