L’anno scorso il patrimonio dei miliardari ha registrato il maggiore incremento di sempre: la crescita è stata del 19% a 8.900 miliardi di dollari (7.819 mld euro) ripartiti fra 2.158 individui. Nonostante un solido andamento nelle Americhe e in Europa, sono stati i Paperoni cinesi a fornire il contributo maggiore, con un incremento del patrimonio del 39% a 1.120 miliardi di dollari (985 mld euro). È quanto emerge dal rapporto Billionaires Insights pubblicato da Ubs e PwC. Giunto alla quinta edizione, lo studio attinge alla vasta rete di clienti e ai dati di cui dispongono Ubs e PwC, con l’obiettivo di offrire informazioni dettagliate sui miliardari di tutto il mondo.
«Stiamo assistendo a una nuova ondata di imprenditorialità a livello globale, guidata da miliardari all’avanguardia nell’innovazione», ha commentato Paolo Federici, Ubs global wealth management Italy market head. «Oltre a creare posti di lavoro e prosperità, le loro iniziative hanno un impatto che va al di là dell’economia. Sta emergendo, infatti, una nuova generazione che vede un’opportunità nelle principali sfide ambientali e sociali alle quali l’umanità deve far fronte. In particolare, i miliardari asiatici sono giovani e incontenibili. Trasformano continuamente le loro aziende, sviluppano nuovi modelli di business ed entrano rapidamente in nuovi settori. Si sono in gran parte fatti da sé e sono determinati a sfruttare uno dei momenti migliori nella storia per la nuova imprenditorialità e a contribuire a un cambiamento positivo della società».
Quanto alla Cina, nel 2006 c’erano solo 16 miliardari. Oggi, a 30 anni dal momento in cui il governo ha consentito la costituzione della prima impresa privata, sono 373: quasi un quinto del totale mondiale. Il 97% dei miliardari cinesi si è fatto da solo, spesso in settori come tecnologia e vendite al dettaglio. Ottantanove imprenditori cinesi sono diventati miliardari nel 2017, circa il triplo rispetto agli Stati Uniti e all’area Emea (Europa, Medio Oriente, Africa). «Il nostro rapporto rivela che per gli imprenditori la Cina è attualmente il paese migliore in cui creare ricchezza), sottolinea Fabio Alberto Regoli, di PwC. «Nessun altro paese ha la stessa combinazione di vasta popolazione, innovazione tecnologica e sostegno del governo».
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