I Btp non sono soggetti soltanto allo stress del differenziale di rendimento rispetto ai Bund tedeschi, ma anche ai Conti individuali di risparmio (Cir) che il governo potrebbe introdurre tramite il decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio appena presentata. Si rischia che questi nuovi strumenti, pensati per indurre gli italiani ad acquistare Btp, viaggino su una corsia di sorpasso rispetto alle precedenti emissioni di Stato. L’idea che sta alla base del progetto Cir è quella di incentivare i privati ad acquistare titoli emessi dal Tesoro italiano a partire dal 2019 in virtù di una serie di bonus. I destinatari di questo strumento sono, quindi, le persone fisiche residenti in Italia (e non sgr, fondi, banche o assicurazioni, a differenza di quanto previsto per i Pir) che godono di esenzioni fiscali di diverso tipo.
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