Il gruppo Allianz si attende un grande sviluppo per il mercato assicurativo tailandese, destinato a una crescita annua del 6% da qui ai prossimi dieci anni.
Secondo Michael Heise, capo economista di Allianz, il basso rapporto tra premi assicurativi e PIL offre all’industria assicurativa della Thailandia un grande potenziale di crescita. Parliamo di un piccolo mercato che sconta un certo ritardo rispetto ai paesi limitrofi in termini di risparmio privato e prodotti previdenziali. In Thailandia i premi lordi pro-capite comprendenti prodotti assicurativi vita e non vita erano pari a 322 dollari a fine 2017, una cifra inferiore ai 368 dollari della Malesia e distante anni luce da Giappone ( 2.942 dollari), Taiwan (4.562 dollari) e Singapore (4.815 dollari).
Se è vero che ci sono evidenti condizioni favorevoli allo sviluppo è altrettanto vero che non mancano elementi di disturbo all’espansione del mercato assicurativo tailandese. Infatti, il Paese del Sud-Est asiatico sta velocemente invecchiando, con un tasso di anzianità della popolazione che passerà dall’attuale 17% al 50% del 2050. Una altro importante elemento è la povertà generalizzata del Paese che non induce certo a pensare alle attività finanziarie una buona fetta di popolazione.
Le rilevazioni dell’Allianz Global Wealth Report 2018 indicano come il tasso di crescita delle attività finanziarie delle famiglie private thailandesi nel 2017 sia stato pari al 6,2%, percentuale inferiore sia alla media regionale (9,7%), sia a quella globale (7,7%)
Heise ha inoltre spiegato che il ritardo accumulato dalla Thailandia rispetto agli altri mercati assicurativi asiatici è anche dovuta all’impopolarità dei prodotti assicurativi vita e previdenziali tra una popolazione principalmente legata ai depositi bancari che rappresentano il 45% del totale delle attività finanziarie.