Secondo uno studio di Accenture è il settore dei semiconduttori quello che dimostra maggiore fiducia circa l’adozione di tecnologia blockchain.
L’analisi, che ha coinvolto dirigenti di aziende con ricavi di almeno 0.5 miliardi di dollari, ha dimostrato che l’88% dei manager del settore dei semiconduttori prevede di integrare la propria organizzazione con sistemi di tecnologia blockchain nei prossimi mesi. Le caratteristiche specifiche di questa tecnologia la rendono infatti particolarmente attraente per l’industria dei semiconduttori.
In base ai risultati del report, la tecnologia blockchain può fornire un prezioso sostegno nel contenimento dei costi operativi e nel miglioramento delle collaborazioni interaziendali, oltre a ottimizzare l’efficienza della supply chain. Inoltre, secondo il responsabile della practice “semiconductor” di Accenture Syed Alam grazie alla blockchain si possono ridurre i tempi di lancio di nuovi prodotti. “Nella complessa supply chain delle aziende del settore dei semiconduttori, la tecnologia blockchain va a semplificare il business rendendo più rapida la tracciabilità delle merci e quindi migliorando le operazioni commerciali grazie a una più veloce attività di consegna dei prodotti, il tutto a costi inferiori rispetto a quelli di oggi. Le società di semiconduttori possono anche utilizzare la tecnologia blockchain per creare e gestire collaborazioni tecnologiche e ridefinire le future transazioni commerciali”.
Oltre al settore dei semiconduttori sono state esaminate industrie operanti nei settori: aerospaziale e difesa, apparecchiature industriali, scienze biologiche, assicurazioni, software, automotive, chimica e comunicazione.
Per quanto riguarda le industrie del settore aerospaziale e difesa, l’86% dei manager intervistati ha espresso ottimismo riguardo all’adozione delle tecnologia blockchain. Livelli alti di fiducia anche per gli altri settori: 85% per i settori delle apparecchiature industriali e delle scienze biologiche, seguiti dalle assicurazioni e società di software all’84%, automotive (82%), chimica e comunicazione (81%).