A pochi giorni dall’entrata in vigore della “Nuova disciplina dell’ordinamento della professione forense”, che prevede la polizza Responsabilità Civile e infortuni obbligatoria per gli avvocati con effetto dall’11 ottobre 2017, Zurich presenta i risultati dell’analisi curata da Swg sul rapporto tra italiani e avvocati.
Dal sondaggio emerge un aumento del bisogno di prestazioni da parte di un avvocato rispetto agli ultimi 10 anni, da parte di circa 1 intervistato su 2, il 53% del campione. Tuttavia circa la metà degli intervistati, il 46%, dichiara di aver rinunciato alle prestazioni di un avvocato, prevalentemente a causa dei costi insostenibili e dei tempi lunghissimi della giustizia.
La ricerca inoltre evidenzia che circa 2 intervistati su 3, il 64%, nell’arco della vita hanno usufruito dei servizi di un avvocato. Se a questo si aggiunge che un intervistato su quattro, il 26%, ha pensato di fare causa al proprio avvocato, risulta evidente come l’esigenza di maggiori garanzie a protezione dei professionisti sia fondamentale.
L’indagine di Zurich si colloca in uno scenario caratterizzato da una generale sfiducia verso il prossimo (negli ultimi 10 anni la fiducia è crollata progressivamente del 40%), anche se nell’ultimo anno si registra un debole miglioramento del 13%.
Analizzando quindi la fiducia degli italiani nelle figure professionali, emerge che solo il 27% degli intervistati ha fiducia verso la categoria professionale degli avvocati, rispetto al 53% della fiducia riposta nei commercialisti.
Dall’analisi emerge che le professioni legali di cui ci si avvale maggiormente sono: Diritto Civile (53%), Diritto del Lavoro (19%), Diritto amministrativo, Diritto penale e Diritto di famiglia (tutti al 10%).
Si registra inoltre un alto grado di soddisfazione da parte dei clienti nei confronti dei servizi offerti dal proprio avvocato rispetto a: correttezza e professionalità (76%), cura dei propri interessi (70%) e correttezza della parcella (62%).