di Oscar Bodini
Banco Bpm riunisce stamattina il cda per esaminare le proposte di Covea e di Cattolica Assicurazioni sul fronte della bancassurance. Quelle della compagnia veronese guidata da Alberto Minali e del gruppo mutualistico francese sono le uniche due offerte che hanno superato gli step di selezione per arrivare alla short list. Coadiuvato dall’advisory di Kpmg e dello studio legale Gatti Pavesi Bianchi, il cda dovrebbe assegnare a uno dei due pretendenti un periodo di trattative in esclusiva in vista della decisione finale sul nuovo partner nella bancassicurazione, attesa entro fine anno. Individuare un nuovo alleato sul fronte assicurativo si è reso necessario in seguito ai mancati rinnovi degli accordi che legavano Banco Bpm a UnipolSai e Aviva. La compagnia che supererà l’ultimo scoglio avrà il 51% della futura joint venture (ma la partecipazione potrebbe salire fino a circa l’80%), per un accordo di 10 anni prorogabile per altri 5.
Entrambi i candidati vantano rapporti radicati nel tempo con le due anime dell’istituto: Covea è infatti da anni partner di Bpm nella jv BpmVita e i vertici del gruppo parigino hanno piú volte manifestato all’amministratore delegato Giuseppe Castagna l’intenzione di consolidare ulteriormente la loro presenza in Italia; mentre Cattolica in passato aveva stretto un accordo commerciale con la Banca Popolare di Verona, poi saltato. Il legame anche geografico potrebbe però tornare d’attualità ora, alla luce della rottura della partnership tra Cattolica e Popolare Vicenza in seguito alla liquidazione coatta ammnistrativa che ha condotto l’ex popolare berica nel perimetro di Intesa Sanpaolo . Cattolica è alla ricerca di una rete capillare per distribuire i suoi prodotti e gli sportelli di Banco Bpm rappresenterebbero una soluzione gradita. Da segnalare che alcuni fondi hanno smentito seccamente che l’ingresso del finanziere statunitense Warren Buffett nel capitale di Cattolica (con quasi il 10%) possa far far propendere Banco Bpm a scegliere come partner l’assicurazione veronese a scapito di Covea.
Tornando al cda di stamattina, la riunione si svolgerà a Bergamo, lontano cioè da Milano e Verona, dove sono basati i due istituti che costituiscono l’ossatura del gruppo Banco Bpm . In realtá, i vertici di Piazza Meda giá nei mesi scorsi avevano tenuto riunioni consigliari prima a Lucca e poi a Lodi con l’obiettivo di manifestare la vicinanza ad alcuni territori di riferimento per la banca. La scelta di tenere il vertice nella cittá orobica è dunque la continuazione di quel proposito.
Sul fronte borsistico, infine, c’è da segnalare che ieri a Piazza Affari si sono messi in luce sia Banco Bpm che Cattolica: il titolo dell’istituto lombardo-veneto ha terminato infatti le contrattazioni in rialzo del 3,76% a 3,14 euro per azione, mentre il titolo dell’assicurazione veronese ha chiuso la seduta sul listino milanere con un guadagno del 2,03% a quota 9,29 euro.
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