di Paola Valentini
Azimut amplia ancora gli orizzonti del suo business in Medio Oriente. Dopo la recente acquisizione del 20% della società iraniana Mofid Entekhab, oggi il gruppo ha annunciato un’alleanza con Al Mal Capital per lanciare un fondo azionario nell’area del Medio Oriente e Nord Africa. Il comparto, denominato AZ Fund Al Mal Mena Equity, sarà realizzato da AZ Fund Management (controllata lussemburghese di Azimut ) e farà parte del suo fondo multicomparto Ucits (ovvero conforme alla normativa europea). A collocare il prodotto saranno i tradizionali canali del gruppo Azimut , compresi i distributori terzi.
Ma la cooperazione strategica siglata tra le due società è ad ampio raggio e, oltre al fondo, comprende la realizzazione di un comitato di investimento tra Dubai e Lussemburgo, iniziative di marketing congiunte oltre all’aggiunta del fondo nella gamma internazionale di Azimut . Sarà anche previsto l’accesso, da parte degli investitori locali, all’offerta di investimento di Azimut grazie alla piattaforma wealth management di Al Mal Capital.
Al Mal Capital, una controllata di Dubai Investments Pjsc, è uno dei più grandi asset management indipendenti degli Emirati Arabi Uniti e dal 2005 gestisce portafogli azionari su Medio Oriente e Emirati Arabi Uniti per 250 milioni di dollari di masse attraverso fondi onshore e mandati per investitori locali. La società di risparmio gestito presieduta da Pietro Giuliani spiega che la regione del Medio Oriente e Africa, di cui fanno parte esportatori di petrolio della penisola arabica (Arabia Saudita, Uae, Bahrain, Qatar, Oman e Kuwait) e importatori di petrolio del Levante (Stati del Mediterraneo Orientale, Libano e Giordania) e del Nord Africa (specialmente Egitto e Marocco), offre opportunità di investimento inespresse che vantano fondamentali unici.
Azimut cita alcuni numeri a conforto di questa tesi. Il pil complessivo dell’area, superiore a 2 mila miliardi di dollari, la fa rientrare tra le 10 principali economie globali. La popolazione è di circa 300 milioni di persone (di cui il 50% ha meno di 25 anni) con un potere di spesa di circa 90 miliardi di dollari all’anno. Rappresenta inoltre il 47% delle riserve di petrolio globali e il 30% della produzione di petrolio. Inoltre la regione gode di una vantaggiosa posizione fiscale sostenuta da mille miliardi di dollari di riserve valutarie straniere (la percentuale più alta al mondo in rapporto al pil).
Inoltre i mercati azionari della regione, sottolinea ancora Azimut , sono stati storicamente trascurati dagli investitori internazionali principalmente a causa della loro sotto-rappresentazione nei principali indici azionari da cui ne è conseguita una ridotta presenza nei portafogli degli investitori internazionali. Di conseguenza, grazie al basso livello di copertura da parte degli investitori globali, spiega il gruppo, la regione del Medio Oriente e Nord Africa risulta uno dei pochi mercati locali dove la gestione attiva di fondi rappresenta un’ottima opportunità per generare alpha rispetto agli strumenti passivi.
Il fondo Al Mal Mena Market Equity ha generato da inizio anno una performance del 13,9%, superando il benchmark (S&P Pan Arab large cap index) del 10%. “La partnership strategica siglata con Al Mal Capital è un passaggio chiave per la nostra crescita nell’area, favorendo anche il rafforzamento della nostra presenza attraverso AZ New Horizon, la piattaforma locale integrata di consulenza finanziaria, nel Dubai International Financial Center. Questo nuovo fondo completerà la nostra expertise maturata nella regione con AZ Fund Global Sukuk, che oggi è uno dei più grandi fondi Ucits che investe in asset class sharia-compliant. Questa partnership è un’ulteriore conferma dell’impegno di Azimut nel potenziare la sua piattaforma globale di asset management attraverso alleanze strategiche, realizzando prodotti che rispondano a specifiche esigenze locali e creando valore ai clienti grazie ad una gestione attiva, a differenza dei portafogli gestiti passivamente”, spiega Sergio Albarelli, ceo di Azimut Holding.
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