L’Unc ha rivelato che, nella sua risposta, Nordio ha scritto che, «considerata sia la situazione di fatto che di diritto, non sussistono i presupposti per riconoscere richieste risarcitorie in relazione all’acquisto di tali veicoli. Gli autoveicoli interessati sono infatti tecnicamente sicuri e possono circolare senza alcuna limitazione e, contrariamente da quanto da voi affermato, non sussiste alcuna svalutazione dell’usato correlata alla problematica inerente le immissioni di NOx, come comprovato anche dagli studi di settore svolti ad oggi e attestanti che gli autoveicoli del gruppo Volkswagen hanno registrato livelli di perdita di valore addirittura inferiori alla media». Nordio ha evidenziato le «iniziative volte ad alleviare ogni possibile disagio, quali il ritiro e la riconsegna a costo zero degli autoveicoli».
L’associazione ha sottolineato che non puntava a un indennizzo, ma a «un semplice gesto di attenzione verso i consumatori che hanno scelto i prodotti della casa automobilistica sulla base della loro reputazione di qualità», ha osservato Raffaele Caracciolo, esperto di automotive dell’Unione, parlando di «un’occasione mancata».
© Riproduzione riservata
L’Unc ha rivelato che, nella sua risposta, Nordio ha scritto che, «considerata sia la situazione di fatto che di diritto, non sussistono i presupposti per riconoscere richieste risarcitorie in relazione all’acquisto di tali veicoli. Gli autoveicoli interessati sono infatti tecnicamente sicuri e possono circolare senza alcuna limitazione e, contrariamente da quanto da voi affermato, non sussiste alcuna svalutazione dell’usato correlata alla problematica inerente le immissioni di NOx, come comprovato anche dagli studi di settore svolti ad oggi e attestanti che gli autoveicoli del gruppo Volkswagen hanno registrato livelli di perdita di valore addirittura inferiori alla media». Nordio ha evidenziato le «iniziative volte ad alleviare ogni possibile disagio, quali il ritiro e la riconsegna a costo zero degli autoveicoli».
L’associazione ha sottolineato che non puntava a un indennizzo, ma a «un semplice gesto di attenzione verso i consumatori che hanno scelto i prodotti della casa automobilistica sulla base della loro reputazione di qualità», ha osservato Raffaele Caracciolo, esperto di automotive dell’Unione, parlando di «un’occasione mancata».
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