di Stefania Peveraro
Boom di investimenti nel primo semestre di quest’anno per i fondi di private equity, che nel periodo hanno superato il volume complessivo dell’intero 2015: 4,9 miliardi di euro contro 4,62 miliardi (erano 1,8 miliardi nel primo semestre dell’anno scorso). Peccato però che a tirare su le statistiche siano stati soltanto 11 grandi operazioni di dimensioni superiori a 150 milioni di euro, condotte soprattutto da operatori internazionali, che insieme hanno totalizzato 4,05 miliardi, mentre le altre operazioni hanno totalizzato soltanto poco più di 800 milioni di euro di equity investito (contro gli 1,4 miliardi del primo semestre 2015).
Lo ha calcolato Aifi in collaborazione con PwC e il dato comprende anche l’operazione condotta su Saipem dell’ex Fondo Strategico Italiano (oggi Cdp Equity). «L’Italia ha saputo attrarre significativi investimenti da parte di numerosi player internazionali che guardano sempre con grande interesse alle eccellenze del nostro sistema imprenditoriale», ha commentato Francesco Giordano, partner di PwC Transaction Services. D’altra parte, il presidente di Aifi Innocenzo Cipolletta, e il direttore generale Anna Gervasoni hanno sottolineato sulle piccole e medie imprese del Paese si potrebbero registrare molte più operazioni se ci fossero tanti piccoli fondi di private equity domestici, così come accade in Francia, dove a fronte di 5,5 miliardi di euro investiti nel semestre (quindi non tanto più che in Italia) si sono chiuse ben 1.040 operazioni contro i soli 138 deal su 116 società in Italia (nel primo semestre dell’anno scorso si erano registrate 168 operazioni su 150 aziende). E ciò accade appunto perché in Francia ci sono molti più operatori domestici, che sono stati peraltro in grado di raccogliere nel corso del semestre ben 6,3 miliardi di euro.
Una cifra che fa impallidire le statistiche italiane, visto che il settore nei sei mesi ha raccolto soltanto 721 milioni di euro, considerando la raccolta indipendente, in netto calo rispetto al primo semestre 2015, quando i fondi italiani avevano raccolto 1,3 miliardi. «Occorre continuare a lavorare per far sì che anche questo comparto decolli in modo da permettere una crescita imprenditoriale più vasta», ha dichiarato Cipolletta. Sul fronte del private debt, infine, i fondi italiani specializzati nel primo semestre hanno raccolto 358 milioni (dai 274 milioni di un anno prima) e ne hanno investiti 71 nell’ambito di 13 operazioni. (riproduzione riservata)
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