Europ Assistance, con la prima analisi dei Travel Health Dossier ovvero le assistenze sanitarie in viaggio, ha voluto approfondire le principali caratteristiche delle richieste di intervento degli italiani in vacanza.
Dai paesi verso cui gli italiani sentono maggiormente la necessità di sottoscrivere una polizza sanitaria, a quelli da cui proviene il numero più alto di richieste di assistenza ai principali problemi riscontrati, questi sono i dati che emergono dallo studio di oltre 15.000 richieste di assistenza esaminate dai sistemi di Analytics Solution del Gruppo. Un importante lavoro di selezione e analisi che solo una compagnia con l’esperienza e la capillarità internazionale come il leader dell’assistenza Europ Assistance è oggi in grado di poter generare. Un’indagine che, nella sua interezza, ha potuto tracciare oltre 400 malattie, 120 sintomatologie differenti, e decine di interventi sanitari di natura diversa.
I Paesi verso cui ci si assicura di più e quelli da cui arrivano le maggiori richieste di assistenza
Partendo dalle analisi delle sottoscrizioni emerge che gli Stati Uniti d’America rimangono di gran lunga la meta principale in fatto di emissione polizze di assistenza in viaggio con il 23% delle assicurazioni sul totale analizzato, complici evidentemente gli alti costi della sanità.
Segue la Thailandia (5%) – in cui sembra prevalere una incertezza riguardo le strutture sanitarie. La prima meta europea è la Grecia, dove la crisi economica che ha colpito la penisola ellenica, lascia ancora molto spazio all’insicurezza (4% di polizze sul totale). Più in basso, ma con un dato significativo, l’Italia che si ferma al 2% sul totale delle polizze sottoscritte insieme a Francia dove gli episodi legati al terrorismo internazionale non sembrano aver creato un effetto visibile sulla stipula di polizze di assistenza in viaggio, Messico, Brasile – nonostante la minaccia del virus Zika, Canada e Gran Bretagna.
Se gli Stati Uniti sono il paese, nel computo totale della ricerca, in cui si registra il numero più alto di richieste, l’Italia evidenzia volumi importanti piazzandosi come seconda nazione in fatto di interventi di assistenza. Fanno seguito la Thailandia e, a poca distanza, Cina e Brasile. Interessante sottolineare come proprio alcune delle mete più in alto nella classifica delle richieste di assistenza tra cui proprio Cina e Brasile, risultino in realtà molto più in basso nella lista dei Paesi verso cui ci si assicura di più. In particolare il Brasile è solo al quindicesimo e la Cina addirittura al ventunesimo posto nella classifica dei paesi a più alto tasso di protezione sanitaria. Stando ai dati raccolti la Compagnia suggerisce di non sottovalutare l’importanza di sottoscrivere una polizza quando si programma un viaggio in questi Paesi.
Le patologie più sofferte in vacanza
Ma quali sono le ragioni per cui i viaggiatori chiedono assistenza sanitaria alla propria Compagnia? Quali, dunque, le patologie più sofferte in viaggio e in quali paesi?
L’analisi di Europ Assistance evidenzia che i problemi maggiormente riscontrati in assoluto nel computo totale dell’indagine sono infezioni di varia natura, bronchite, otite, dermatite e gastroenterite.
Considerando le mete con la percentuale più alta di sottoscrizioni di polizze i casi che si riscontrano con maggiore frequenza sono, per gli Stati Uniti, infezioni (circa l’8,2% dei casi), bronchite (6,84%) e otite (5,07%). In Thailandia, ad un numero importante di casi di gastroenterite (quasi il 10% sul totale delle richieste in questo paese), seguono, anche in questo caso, infezioni, otite e bronchite.
Infezioni che colpiscono i turisti Italiani anche in quelle mete in cui, come abbiamo visto, c’è un’alta incidenza di richieste di assistenza sanitaria pur non essendo tra quelle verso cui ci si assicura di più. Come ad esempio in Cina dove la patologia pesa il 9,3% del totale di richieste e il Brasile, in cui le infezioni sono la patologia più riscontrata (8,9% del totale). Il paese carioca ha anche uno dei più alti indici di dermatiti (quasi il 4%) registrati dalla ricerca.
Discorso analogo alla Thailandia quello dell’India, paese verso cui ci si assicura poco (solo ventesimo piazzamento) ma che presenta molte richieste di assistenza prevalentemente per gastroenterite (14% del totale) cui seguono, anche in questo caso, le infezioni.
Per i viaggi entro i confini nazionali le richieste di assistenza sono allineate a quanto accade per quelli all’estero. Gli interventi sanitari in Italia sono infatti relativi a casi di infezione (oltre il 10% dei casi), bronchite (8%) e dermatite (6%).
Dall’analisi delle richieste di assistenza per costi correlati, emerge un nuovo primato per gli Stati Uniti d’America: è il paese in cui si è verificato l’evento più costoso relativo ad un caso di emorragia con un costo finale superiore ai 400.000€.
Viaggiare in tutto il mondo è oggi una possibilità che nessuno dovrebbe precludersi, meglio però essere consapevoli dei possibili contrattempi che si possono verificare nei diversi paesi e prendere le giuste tutele. Affidarsi ad un partner che, oltre ad essere presente in tutto il mondo e al nostro fianco in qualsiasi momento, può garantirci una copertura con una vasta gamma di servizi e in grado di intervenire tempestivamente, come avviene con Europ Assistance, anche grazie a nuovi mezzi di comunicazione quali la live chat di Facebook Messanger o l’App per dispositivi mobile, è la soluzione per salvaguardare la nostra serenità mentre ci troviamo lontano da casa.