Swiss Re ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un utile netto di 3,7 mld $ (in crescita del 12%), di cui 1,4 nel terzo trimestre.
Tutte le linee di business hanno contribuito al risultato (complice anche la mancanza di gravi perdite da eventi catastrofici), guidate dal ramo riassicurazione vita e malattia, che ha registrato una forte crescita dell’utile.
Il ROE del gruppo si è attestato a 14,5% nel periodo. Considerate le performance finanziarie Swiss Re intende lanciare un programma di buyback a metà novembre, dopo aver ottenuto le necessarie approvazioni.
Soddisfatto dei risulati il ceo Michel M. Liès, che conferma che il gruppo è sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi prefissati dal piano 2011-2015.
Le entrate dagli investimenti sono state pari a 2,7 mld $, in calo rispetto allo scorso anno a causa di una minore base di asset investiti e ad una minore entrata da equities e investimenti alternativi.
La riassicurazione danni ha registrato utili netti per 2,3 mld $, in leggero calo rispetto ai 2,4 di un anno prima. L’evento che ha maggiormente impattato il periodo è stata la catastrofe di Tianjin di agosto, i cui costi sono stimati in 250 mln $ lordi.
Il combined ratio è peggiorato di due punti a 84.8% e anche i premi sono in leggero calo a 11.4 mld (contro 11.7 mld di un anno prima). A tasso di cambio costante i premi sarebbero aumentati del 4%.
Il comparto riassicurativo vita e malattia ha registrato utili netti per 763 mln nei nove mesi, contro i 272 di un anno prima. I premi sono calati leggermente a 8,1 mld contro gli 8,4 di un anno prima (+5% a tasso di cambio costante).
Corporate Solutions ha registrato 324 mln di utili netti, contro I 249 di un anno prima. I premi sono in calo del 2% a 2,5 mld (+2% a tasso di cambio costante).
Admin Re® ha riportato un utile netto di 270 mln, contro i 219 di un anno prima, grazie alla vendita di bond governativi.