La Sanità, un settore sempre sotto i riflettori: che si tratti di studiare risparmi sulla spesa pubblica o coperture private complementari, l’aumento degli oneri per l’innovazione tecnologica e l’invecchiamento della popolazione impone grande attenzione verso un settore strategico nella misurazione del benessere sociale.

L’Inail vi ha assicurato nel 2013 circa 1 milione di addetti: 800mila nella Sanità e 200mila nell’Assistenza sociale, con un calo costante negli ultimi 5 anni (erano 1,2 milioni nel 2009). Il 50% si concentra al Nord, il 30% nel Mezzogiorno e il 20% al Centro. Complessa manutenzione delle strutture, uso di ingombranti macchinari diagnostici e attrezzature specifiche, contatto con agenti infettivi, fisici e chimici nonché sforzi muscolo-scheletrici, come per infermieri e portantini, espongono i lavoratori a rischi infortunistici/tecnopatici in misura superiore alla media dell’intera Industria e servizi.

Nel 2014 sono state 44.210 le denunce di infortunio (35mila in occasione di lavoro), un dato in linea col 2013 che interrompe però il calo degli ultimi anni; 22 le denunce di casi mortali (10 in occasione di lavoro).

Oltre il 70% degli infortuni e quasi la metà dei decessi ha riguardato donne. Le malattie professionali aumentano ancora, superando quota 2mila nel 2014.

Fonte: INAIL