Oltre 381 mila dipendenti assistiti, circa 107 mila studi professionali iscritti e più di 90 milioni di euro rimborsati a fronte di circa 1 milione di sinistri. Sono i numeri dei primi dieci anni di attività di Cadiprof, la cassa di assistenza sanitaria integrativa dei dipendenti degli studi professionali che ha celebrato l’evento lo scorso 22 ottobre a Roma, in occasione del convegno «Cadiprof un modello in evoluzione: La nuova sanità integrativa nel rapporto con il Ssn», che ha visto la partecipazione tra i relatori di Fiammetta Fabris, direttore generale UniSalute; di Mauro Scarpellini, componente del Comitato scientifico Cadiprof; di Alberto Brambilla, presidente di Itinerari previdenziali.
Alla tavola rotonda dal titolo «Il welfare contrattuale a supporto dei servizi pubblici» moderata da Franco Di Mare, giornalista Rai, sono intervenuti Brunetto Boco, segretario generale Uiltucs; Mario del Vecchio, direttore dell’Osservatorio sui consumi privati in sanità Sda Bocconi; Michele Carpinetti, della Filcams Cgil; Gianfranco Prada, presidente Associazione nazionale dentisti italiani (Andi); Pierangelo Raineri, segretario generale Fisascat Cisl; Gaetano Stella, presidente Cadiprof; Giampaolo Stopazzolo, dirigente Azienda sanitaria Ulss 6 Vicenza. A dieci anni di distanza dal via alle prime prestazioni di sanità integrativa a circa 20 mila iscritti, Cadiprof si presenta oggi come una delle principali realtà nel panorama nazionale dei fondi sanitari integrativi. «Il successo di Cadiprof in questi primi dieci anni di attività è testimoniato dal numero di lavoratrici e di lavoratori iscritti alla Cassa: ad oggi abbiamo registrato più di 381 mila iscrizioni, con un numero di soggetti unici iscritti pari a 304 mila», ha sottolineato il vicepresidente della Cassa, Gabriele Fiorino. «La popolazione della Cassa è costituita in grande maggioranza da donne (sono l’86,8% della popolazione iscritta, contro il 13,2% dei maschi), ed è concentrata nella fascia di età compresa tra i 30 e i 50 anni. L’età media è di circa 41 anni». Al di là della dimensione numerica, dal 2005 ad oggi Cadiprof ha rimborsato alle lavoratrici e ai lavoratori degli studi professionali più di 90 milioni di euro.