di Anna Messia
Generali è pronta per le nuove regole europee di capitale che partiranno a gennaio. «Abbiamo presentato la nostra application, abbiamo finalmente finito i lavori per Solvency II», ha detto ieri il ceo group, Mario Greco a Venezia, a margine del Ferma Forum, grande convention europea del risk management. «È stato un lavoro eccezionale», ha aggiunto Greco, «perché lo abbiamo fatto in tempi rapidissimi.
Adesso aspettiamo che i regolatori ci diano le risposte, ma questo succederà all’inizio del prossimo anno». Nel suo intervento di apertura del forum, il ceo di Generali ha poi sottolineato come agilità, audacia e buone partnership siano le caratteristiche necessarie per sopravvivere e vincere in un mondo sempre più complesso, in cui i rischi sono globali e in continua evoluzione. Punti di forza che in passato hanno portato Venezia ai vertici d’Europa, ha ricordato il ceo, e che oggi stanno guidando la strategia di Generali , avviata con la gestione di Greco. «Tre anni fa ho preso un grosso rischio assumendo la guida di una società che non andava bene e con un’eredità difficile da gestire. Mentre i concorrenti acceleravano, le Generali andavano con il freno tirato», ha dichiarato il numero uno della compagnia. «Ora Generali è nuovamente protagonista del gioco. Abbiamo preso decisioni audaci per recuperare il terreno perso», ha aggiunto. La trasformazione della compagnia passa da un modello che vede il prodotto al centro della strategia a uno in cui al centro c’è invece il cliente. «Intendiamo la digitalizzazione come strategia pro attiva per rispondere ai bisogni del cliente», ha sottolineato, ricordando la partnership con la sudafricana Discovery, con cui Generali ha deciso di lanciare Vitality, un prodotto dedicato alla protezione e alla salute che punta a migliorare lo stato di salute delle persone personalizzando l’offerta e realizzando un’interazione costante con il cliente. «Una partnership che rappresenta un’opportunità per un contatto approfondito con il cliente per un viaggio verso la salute e il benessere, positiva per lui e per l’intera società», ha dichiarato Greco, anche se qualcuno considera questa relazione, e la raccolta di dati, un’indebita intrusione nella vita privata dei clienti. «Un punto di vista rispettabile ma va ricordato che l’adesione a Vitality sarà totalmente volontaria. Così, mentre siamo convinti dell’innovazione e delle potenzialità del prodotto, allo stesso tempo siamo consapevoli e pronti ad affrontare i possibili rischi», ha concluso Greco.
Ieri intanto l’associazione internazionale dei supervisori assicurativi (Iais) sotto il coordinamento del Financial Stability Board, ha definito la formula per l’incremento patrimoniale aggiuntivo che sarà richiesto ai gruppi con caratteristiche sistemiche. Un intervento che ha l’obiettivo di evitare il ripetersi di nuovi casi Aig, la più grande compagnia al mondo, con un’alta esposizione all’attività bancaria, salvata nel 2008 dal crac grazie ad un intervento pubblico. La lista dei gruppi coinvolti sarà rivista nei prossimi giorni e di nuovo risistemata da qui al 2019, quando l’incremento patrimoniale sarà operativo. Ma nella lista attuale l’unica italiana presente è appunto Generali . (riproduzione riservata)