di Andrea Di Biase
Il gruppo Exor , che fa capo alla famiglia Elkann-Agnelli, sorpassa Eni diventando il primo gruppo industriale italiano per fatturato con 122,2 miliardi di euro nel 2014, la metà dei quali in capo a Chrysler e solo per il 7,5% realizzati in Italia. Eni risente del calo del prezzo del greggio e dopo 11 anni di supremazia, con 109,9 miliardi di ricavi, scende al secondo posto, ma è prima nella graduatoria per utili.
In terza posizione resta Enel con ricavi per 74,3 miliardi. Questo il podio nella classifica delle principali società italiane, stilata dall’Ufficio Studi di Mediobanca e giunta alla 50esima edizione (3.553 bilanci presi in esame contro i 231 della sua prima uscita nel 1966). La graduatoria di quest’anno conferma al quarto posto Gse, società pubblica di compravendita di energia elettrica (32 miliardi), davanti a Telecom Italia (21 miliardi), Finmeccanica , Edison , Esso Italiana e al gruppo Edizione della famiglia Benetton. LaSaras della famiglia Moratti, chiude la top 10 davanti alle Poste Italiane, Kuwait Petroleum, Ferrovie dello Stato e alla Luxottica di Leonardo Del Vecchio. Al 14esimo posto, con un balzo di quattro posizioni, si piazza Ge Italia Holding, davanti ai Supermarket Italiani (Esselunga) di Bernardo Caprotti. Seguono Prysmian (che scende al 17esimo posto dal 15esimo),Pirelli , Isab (il petrolchimico di Priolo in Sicilia ceduto dalla Erg dei Garrone ai russi di Lukoil) che guadagna la bellezza di 59 posizioni ed è 19esima grazie a un cambiamento del business che la ha portata a operare direttamente sul mercato. Entra infine tra i primi 20 Parmalat , che guadagna una posizione grazie a un fatturato di 5,5 miliardi. Rispetto allo scorso anno escono dalla top 20 proprio la Erg e la multiutility lombarda A2A , entrambe con ricavi in flessione.
A guardare ai profitti, il primato resta invece all’ Eni (6,45 miliardi nel biennio 2013-2014), seguito da Enel (3,75 miliardi) e gruppo Exor (2,41 miliardi). Ma sono altre le aziende che hanno galoppato. Nel 2014Mediobanca ha individuato come società più dinamiche (vendite cresciute di almeno il 20%, incidenza del risultato sul fatturato maggiore del 4%) quattro medie imprese (Vicini, Lardini, Herno, tutte attive nella moda e abbigliamento, e Fidia , macchine utensili) e cinque gruppi medio-grandi. Qui prevalgono quelle della meccanica (Interpump Pietro Fiorentini, Lucchini Rs) e nelle calzature (Diamant). (riproduzione riservata)