Ieri a Trieste il gruppo Generali ha siglato un accordo con il Centro internazionale di fisica teorica Abdus Salam, Ictp, che ha sviluppato un modello teorico in grado di analizzare con grande precisione il comportamento delle faglie sismiche, sulla base di dati geologici, sismologici e osservazioni satellitari, oltre che sulla base di simulazioni condotte su computer di alta potenza. Presenti alla presentazione il Group Ceo della compagnia assicurativa, Mario Greco, il direttore dell’Ictp, Fernando Quevedo, e l’assessore regionale Loredana Panariti. «L’importanza e la peculiarità dell’accordo», ha detto Greco, «risiedono nel mettere a fattore comune le rispettive competenze per ottenere una migliore conoscenza del rischio sismico nelle aree esposte, e produrre benefici da una maggiore diffusione della cultura della prevenzione. Studiare i terremoti e sviluppare modelli evolutivi», ha aggiunto Greco, «è uno dei modi migliori di affrontare il problema dei grandi rischi globali, e sicuramente il modo più giusto di pensare ai cittadini di domani, al loro benessere e alla loro protezione». Da parte sua il direttore dell’Ictp Quevedo, ha affermato che «questo progetto ha per noi un indiscutibile valore scientifico e ci permette di ampliare la missione di supporto ai Paesi in via di sviluppo». I dati raccolti e le simulazioni che gli scienziati dell’Ictp effettueranno su un sistema di faglie presenti nell’area, situata a nordest della penisola italiana, a cavallo tra il Friuli Venezia Giulia e l’Istria, serviranno alla validazione del modello e consentiranno la sua applicazione nelle aree del mondo esposte a rischio sismico.