La voluntary disclosure estera copre anche le società e le imprese. L’allargamento della procedura per il rimpatrio dei capitali illegalmente detenuti all’estero è inserito nel comma 2 dell’articolo 1 della legge sul rimpatrio dei capitali che ha incassato giovedì scorso il primo via libera dalla Camera dei deputati.
A ribadirlo il relatore del provvedimento Giovanni Sanga (Pd) che a ItaliaOggi commenta: «Non facciamo differenze di procedure, la volutanry disclosure originaria è per tutti». Dunque sarà possibile attivare il rimpatrio anche per le società che hanno patrimoni illegali detenuti all’estero indipendentemente dalle violazioni alle regole sul monitoraggio fiscale, cui fa riferimento la voluntary disclosure estera, e che si applica alle persone fisiche. All’indomani dell’approvazione del progetto di legge affidato alle cure di Sanga da gennaio 2014 il relatore traccia un bilancio del lavoro svolto.
Domanda. Cosa risponde a chi non avrebbe scommesso sull’approvazione della voluntary?
Risposta. Abbiamo fatto lavoro un lavoro lungo e faticoso, Il confronto è stato molto costruttivo ed ha portato a questo primo risultato. Che ora dovrà essere discusso ora dal senato.
D. Questo testo è il migliore dei testi possibili?
R. Ripeto che è un provvedimento equilibrato e bilanciato. Sul piano fiscale risponde alle richieste dello schema Ocse, si richiede il pagamento di tutte le imposte, gli interessi e le sanzioni ridotte dall’altro lato c’è una tipologia di reati fiscali per cui è stata determinata la non punibilità e si è poi introdotto il reato di auto riciclaggio. Mi sembra, guardando la sua globalità raggiunto in questo modo un equilibrio. La funzione del bicameralismo poi sta anche questo: poter migliorare i testi usciti da un ramo del parlamento. Non mi stupirei se senato apportasse modifiche che nel corso della discussione potrebbero emergere.
D. L’ampliamento dell’applicazione dell’autoriciclaggio all’autoconsumo ha creato non poche polemiche, cosa ne pensa?
R. Sono nati molto equivoci sul tema autoriciclaggio che è stato frutto di molte audizioni e di un confronto articolato. L’obiettivo della correzione è stato combattere la criminalità e non creare ostacoli all’attività di impresa
D. Dalla voluntary disclosure potrebbe arrivare un aiuto all’esecutivo in termini di gettito?
R. Non abbiamo mai indicato una stima. Certamente sappiamo che i capitali all’estero sono consistenti e significativi. Questa voluntary funzionarà anche se gli accordi con la svizzera saranno sottoscritti al più presto la voluntary è un percorso che in quel caso porterà a buoni risultati.