di Teresa Campo
Ok definitivo al Fondo di garanzia per la casa. Ieri Tesoro e Abi hanno firmato il protocollo di intesa per il nuovo fondo previsto dal decreto interministeriale del 31 luglio e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 29 settembre scorso. Lo strumento presenta alcune peculiarità importanti rispetto alle iniziative precedenti. A cominciare dagli obiettivi. Non più, come sottolineano dal ministero, stanziamento a tutela di alcune categorie protette (giovani, lavoratori precari, giovani coppie…), ma strumento per favorire la crescita del settore immobiliare e del Paese. Con una dotazione finanziaria di circa 650 milioni di euro da impiegare in tre anni, il fondo si impegna a garantire qualunque mutuo accantonando fino al 50% dell’importo erogato. Uniche limitazioni: il mutuo non deve superare i 250 mila euro e deve riguardare l’acquisto (ed eventualmente anche la ristrutturazione a fini di efficienza energetica) dell’abitazione principale del mutuatario. Non deve trattarsi infine di un immobile di lusso. Su queste basi Tesoro e Abi calcolano che il Fondo di garanzia potrà attivare circa 20 miliardi di euro di nuovi finanziamenti, favorendo quindi significativamente l’acquisto della prima casa e rilanciando il settore immobiliare. Il fondo sostituisce e amplia il raggio d’azione del vecchio fondo «Giovani Coppie», ora non più attivo. Può fare richiesta delle nuove garanzie chiunque alla data di presentazione della domanda di mutuo non sia proprietario di altre abitazioni, salvo quelle acquisite per successione e in uso gratuito a genitori o fratelli. Il Fondo non interviene su tipologia e condizioni del mutuo erogato dalla banca. Previsto solo un tasso calmierato (tasso effettivo globale non superiore a quello medio pubblicato ogni trimestre dal Tesoro) per giovani coppie (di cui almeno uno dei due under 35 anni), famiglie monogenitoriali con figli minori, lavoratori atipici giovani sotto i 35 anni, inquilini di alloggi popolari. Bankitalia segnala intanto che il costo dei mutui casa continua a calare: ad agosto i tassi medi si sono attestati al 3,37% contro il 3,49 di luglio. (riproduzione riservata)