Il made in Italy dovrebbe crescere nelle esportazioni il prossimo anno di 15 miliardi di euro. È quanto emerge dall’International Trade Observatory di Euler Hermes, società del gruppo Allianz specializzata nell’assicurazione crediti, che considera la crescita dell’1,6% prevista per quest’anno e del 2% per l’anno prossimo e la contestuale contrazione degli altri principali indicatori.
«Nell’ultimo triennio abbiamo registrato una crescita del 26% delle coperture sui mercati internazionali, con incrementi ancor più elevati verso Cina, Arabia Saudita e Tunisia», ha dichiarato Michele Pignotti, responsabile per Euler Hermes della regione Paesi Mediterranei, Medio Oriente e Africa. Le esportazioni italiane saranno in particolare sostenute da agroalimentare, macchinari tessili, tessile e abbigliamento, mobili e arredo, plastica e macchine agricole. Nell’agroalimentare i volumi export sono attesi in stabilizzazione anche nel 2015 a circa 33 miliardi con l’impatto dell’attuale embargo della Russia compensato dai partner storici Germania, Francia e Usa e dalle economie emergenti dell’Est Europa. Tra i settori con ottime performance sui mercati internazionali si segnala il vino, che nel 2015 dovrebbe raggiungere i 6 miliardi di fatturato nelle esportazioni (+11%).
L’export dei macchinari tessili è atteso in crescita del 12% a 1,9 miliardi di euro, mentre nel tessile e abbigliamento l’alta qualità dei prodotti sta facendo risalire gli ordini che nel 2015 toccheranno un nuovo picco, ritornando ai livelli del 2000: l’export arriverà quest’anno a 49 miliardi e aumenterà l’anno prossimo del 6% a 52 miliardi.