Il grande problema della pirateria marittima sembrerebbe ormai risolto, grazie alla protezione armata delle navi.Questa la convinzione del presidente di Confitarma, Emanuele Grimaldi, che nel suo intervento all’assemblea degli armatori ha ricordato che “Sono quasi 350 i viaggi difesi dai nuclei militari di protezione, a cui si aggiungono più di 50 protetti dalle società di sicurezza private, che si sono conclusi con successo. Possiamo allora dire con cognizione di causa che, da quando viaggiano con team armati a bordo le nostre navi non hanno più subito alcun sequestro, per il semplice effetto di deterrenza”.
Circa la vicenda dei due marò Grimaldi ha detto che “non deve essere strumentalizzata per mettere in discussione un impianto normativo che consenta la flotta mercantile italiana di operare in sicurezza in acque a rischio di pirateria”.
Con una flotta di oltre 1500 navi per circa 18 milioni di tonnellate, l’Italia è tra i paesi leader dello shipping mondiale, seconda tra le flotte dell’Unione Europea e la quarta al mondo.
Nella sua relazione Grimaldi ha anche affrontato i temi dell’ambiente sottolineando lo sforzo degli armatori italiani, nonostante le evidenti contraddizioni come ad esempio l’obbligo di utilizzare combustibili a basso contenuto di zolfo, difficilmente reperibili viste le inadeguate strutture di fornitura.