La domanda di welfare negli studi professionali procede a ritmi serrati. Nei primi nove mesi dell’anno, la Cassa di assistenza sanitaria integrativa degli studi professionali (Cadiprof) ha infatti erogato oltre 65 mila prestazioni nell’ambito del Piano sanitario, con un leggero incremento rispetto allo stesso periodo del 2013. Sostenuta la domanda anche sul fronte del Pacchetto Famiglia che tra gennaio e settembre ha totalizzato 8 mila richieste di interventi sul fronte dei servizi sanitari dedicati alla cura e all’assistenza del nucleo familiare. Secondo le stime elaborate dal Centro Servizi amministrativi di Cadiprof, al 31 dicembre 2014 le prestazioni rimborsate attraverso il Piano Sanitario dovrebbero attestarsi a quota 217 mila, segnando un aumento del 12% rispetto allo scorso anno; mentre si attende un’ulteriore crescita dal Pacchetto famiglia che, secondo le stime della Cassa, dovrebbe chiudere l’anno con oltre 10 mila «pratiche» contro le 8.887 del 2013. Intanto, non si arresta la crescita di adesioni alla Cassa che a fine settembre ha superato quota 352 mila assistiti, grazie anche all’ingresso di 18 mila nuovi iscritti nel 2014.
Al di là dei numeri convincenti che confermano la validità del modello di welfare all’interno degli studi professionali, emerge un riposizionamento degli iscritti a Cadiprof rispetto alle strutture che erogano le prestazioni di assistenza sanitaria. «Stiamo osservando una migrazione dei nostri assistiti verso i servizi del Servizio sanitario nazionale e delle strutture convenzionate in rete, a scapito delle prestazioni fuori rete», commenta il presidente di Cadiprof, Gaetano Stella. «Si tratta di un fenomeno che avevamo già riscontrato alla fine dello scorso anno e che, per molti versi, conferma le difficoltà economiche della famiglie italiane anche nel 2014». Leggendo in controluce i dati elaborati dal Centro servizi amministrativi di Cadiprof, infatti, balza all’occhio la contrazione del numero di prestazioni specialistiche effettuate presso i centri privati, mentre crescono quelle del Ssn e delle reti convenzionate. Lo spostamento della domanda degli assistiti trova una chiave di lettura anche nelle modalità di rimborso effettuate dalla Cassa: le prestazioni fuori rete vengono rimborsate al 50%, le cure effettuate attraverso il Ssn sono coperte all’80%, mentre quelle effettuate in rete convenzionate vengono pagate direttamente da Cadiprof, al netto di una franchigia a carico degli assistiti (25 euro per la specialistica e 30 euro per la diagnostica strumentale).
«La nostra scelta è stata quella di puntare su servizi di qualità, riducendo i costi a carico dei nostri assistiti», continua Stella «e la risposta è stata positiva. Alla fine dell’anno i volumi di risorse erogate aumenteranno rispetto al 2013, ma in misura proporzionale all’incremento degli iscritti. Ciò significa che si manterrà stabile il rapporto tra prestazioni erogate e risorse impiegate».
Entrando nel dettaglio del Piano sanitario, le prestazioni più richieste dagli assistiti si orientano ancora una volta sui ticket per accertamenti diagnostici (38.715 nei primi nove mesi dell’anno, con un aumento del 14% rispetto allo stesso periodo del 2013). Ancora più sostenuta la domanda di rimborsi legati alla gravidanza, che passa dalle 6.318 richieste del 2013 alle 8.055 a settembre 2014, con un balzo del 27,5%. In aumento anche le prestazioni odontoiatriche che registrano un progresso del 6,6%.
Nell’ambito del Pacchetto Famiglia, anche nei primi nove mesi del 2014 si conferma l’attenzione degli assistiti verso quelle prestazioni dedicate ai figli. Il rimborso parziale della retta per la frequenza dell’asilo nido e la copertura delle spese legate all’assistenza pediatrica rappresentano infatti le voci di spesa più consistenti, con volumi che sfiorano quelli registrati nel corso di tutto il 2013. Anche l’assistenza ai familiari non autosufficienti si mantiene su ritmi sostenuti, registrando oltre 600 richieste, contro le 657 di tutto il 2013; allo stesso modo, la domanda di prestazioni legate alla procreazione medicalmente assistita mostra tassi di crescita in aumento rispetto allo scorso anno.