“Il mondo assicurativo e quello bancario possono concorrere a quelle trasformazioni della struttura finanziaria italiana ormai irrinunciabili se si vuole che il nostro paese ritrovi una dinamica di sviluppo”.
Lo ha detto il direttore generale di Bankitalia e presidente dell’Ivass, Salvatore Rossi, intervenendo alla XLVI Giornata del Credito – Roma, 1° ottobre 2014. Parlando dell’interesse del mondo assicurativo per i nuovi strumenti previsti dal decreto
competitività per la concessione di finanziamenti, “da nostri occasionali contatti è emerso finora un qualche interesse a partecipare al finanziamento di grandi progetti infrastrutturali; scarso interesse per le Pmi.
Le compagnie sono certo spinte in questa fase congiunturale a ricercare rendimenti più alti di quelli correnti sulle tradizionali classi di investimento, ma hanno ben presente quanto sia costoso attrezzarsi a svolgere compiti nuovi e molto rischiosi. Perché più rendimento vuol dire più rischio, e nessuno come una compagnia assicurativa ha nel proprio Dna questa massima di saggezza, tante volte da altri dimenticata”.
Rossi ha messo in evidenza come “un modo per incoraggiarle potrebbe essere quello di offrire, sugli assets da acquisire, la garanzia pubblica.
Ho già sostenuto in altre occasioni che si tratterebbe di un’azione razionale da parte del settore pubblico, poiché riparerebbe a un possibile “fallimento del mercato” con una spesa contenuta e contabilmente dilazionata. Le compagnie potrebbero però dare anche un diverso contributo all’attenuazione delle residue tensioni nell’offerta di credito, in particolare alle Pmi, restando pienamente all’interno del loro mestiere:
accrescere le coperture dei rischi a cui sono tipicamente esposte le PMI (incendi, furti, responsabilità civile verso terzi). È noto come le imprese più assicurate – a parità di dimensioni, localizzazione geografica e settore di attività economica – abbiano più facile accesso al credito e a condizioni più favorevoli”, ha concluso.
In allegato il testo integrale dell’intervento.