di Mauro Romano
L’Ania alza la posta a 150 milioni e il Sindacato nazionale agenti (Sna) si risiede al tavolo con l’associazione delle assicurazioni per riaprire il dialogo necessario a individuare le misure per riequilibrare il bilancio del Fondo Pensione Agenti. Fondo che rischia il commissariamento a causa di un disavanzo prospettico di 700 milioni. Il prossimo incontro è previsto per lunedì 6 ottobre nella sede dell’Ania a Roma. Altre sigle di rappresentanza di agenti di assicurazione, come Anapa e Unapass, avevano già dato disponibilità ad aprire il dialogo. Sna aveva scelto invece la linea dura sostenendo che i 16 milioni che l’Ania sembra disposta a mettere a disposizione per riequilibrare il fondo sono insufficienti e rifiutandosi di conseguenza di partecipare all’incontro. Ieri è arrivato però il colpo di scena. «Proprio in queste ore giungono notizie informali di una possibile nuova apertura dell’Ania, che parrebbe disposta a elevare il contributo delle imprese da 16 a 150 milioni di euro», ha dichiarato il presidente dello Sna Claudio Demozzi, «Somma, questa, che non risulterebbe ancora sufficiente a risolvere il problema del Fondo Pensione Agenti, ma che darebbe un chiaro segnale di buona volontà che potrebbe rappresentare una svolta nelle relazioni tra agenti e compagnie». Lunedì si scopriranno le carte. (riproduzione riservata)