I danni complessivi derivanti da catastrofe naturale nei primi nove mesi dell’anno sono pari, secondo le prime stime di Munich Re, a 17 mld di euro.
I danni da alluvione da soli rappresentano il 75% dei danni totali.
Secondo le statistiche di Munich Re il numero di episodi gravi collegati al tempo è quasi triplicata nel mondo dal 1980 e il numero di alluvioni in Germania ed in Europa centrale è raddoppiata negli stessi anni.
“Occorre con urgenza affrontare questo problema. Gli studi dimostrano chiaramente che per le economie è più conveniente investire per tempo nella prevenzione per limitare i danni”, ha detto Ludger Arnoldussen, membro del board di Munich Re.
Anche l’aspetto umanitario fa propendere comunque per interventi di prevenzione. Proprio nei rischi alluvione i provvedimenti preventivi possono limitare la vulnerabilità: ad esempio la chiara invididuazione delle zone a rischio alluvione vicino ai fiumi, una gestione dei fiumi a livello transnazionale e naturalmente anche operazioni private di prevenzione.
I fenomeni di alluvione che hanno colpito il Sudest e l’est della Germania e gli stati confinanti lo scorso maggio e giugno, con danni economici per più di 12 mld di euro, rappresentano ad oggi l’evento più grave dell’anno in termini di danni.
A causa delle loro dimensioni le catastrofi naturali possono influire sui risultati e sul capitale delle compagnie di assicurazione, alle quali naturalmente Munich Re offre soluzioni riassicurative individuali, oltre che soluzioni di trasferimento del rischio (che permette di assumersi i rischi delle imprese collegati a condizioni meteo incerte ed imprevedibili, in particolare quelli dei produttori energetici).
Da Baden Baden il colosso riassicurativo tedesco comunica di essere ben posizionata per i futuri rinnovi di attendersi per il suo portafoglio prezzi pressoché stabili, salvo per il mercato tedesco, che ha visto appunto crescere i costi legati ai sinistri da catastrofe naturale. Questo fatto giocherà un importante ruolo nel corso delle trattative per i rinnovi.