di Anna Messia
Gli spagnoli di Mapfre avevano tentato di entrare nel mercato assicurativo italiano dalla porta principale. Poi però l’alleanza con Cattolica Assicurazioni, tramite la quale nel 2007 sarebbe dovuta nascere una partnership nel settore Rc Auto, non è andata come previsto.
I rapporti sono rimasti buoni, tanto che Mapfre è da tempo la società di riferimento per l’assistenza del gruppo Cattolica, e anche la partecipazione nell’8,5% del capitale della compagnia veronese, dopo qualche progetto iniziale di dismissione, non sembra più in discussione. Ma la compagnia, leader in Spagna, ha dovuto cercare strade alternative per farsi spazio nel mercato assicurativo italiano, visto che non ha affatto rinunciato a crescere nel Paese. Il grimaldello per entrare in Italia è stata Mapfre Asistencia, terzo gruppo assicurativo di assistenza al mondo, che proprio quest’anno ha festeggiato i dieci anni di attività della filiale italiane e ora, come racconta a MF-MilanoFinanza il direttore generale Gian Paolo Aliani Soderi, è pronta ad ampliare il raggio d’azione, mentre la capogruppo sta seguendo molto da vicino tutte le evoluzioni della distribuzione assicurativa via Internet che sta interessando il mercato assicurativo italiano, pronta a nuovi progetti di espansione. «Finora Mapfre Asistencia», che ha anche una propria rete di vendita (di circa 80 persone), «si è specializzata soprattutto nell’assistenza del settore auto, siglando partnership con concessionari auto o con case automobilistiche, come Kia o Hyundai in Italia», dice Aliani Soderi, e con compagnie di assicurazione. Oltre che con Cattolica Mapfre Asistencia lavora da circa due anni con Vittoria assicurazioni. La centrale di assistenza è attiva 24 ore su 24 e risponde alle richieste dei clienti grazie alla collaborazione con il network di assistenza internazionale e alle altre centrali del gruppo presenti in tutto il mondo. A luglio scorso poi è stato potenziato il ramo di assistenza nel settore del turismo, che lavora con tour operator e dispone di una rete di 15 persone. Insomma Mapfre Asistencia è pronta a fare concorrenza diretta a competitor più conosciuti in Italia, come per esempio Europ Assistance del gruppo Generali. C’è poi un altro settore su cui il gruppo è pronto a investire in Italia per riuscire rapidamente a raggiungere l’obiettivo di realizzare almeno una crescita annua del 50% per i prossimi tre anni (oggi i premi sono circa 40 milioni). Si tratta del canale bancario e finanziario da sviluppare siglando accordi con banche sul territorio, come Popolari e Casse di Risparmio. «Mapfre Asistencia è in grado per esempio di offrire strumenti per la protezione del patrimonio, fornendo un sostegno a chi non è più in grado di produrre reddito in caso di perdita di lavoro o di malattia», spiega Filippo Foi, responsabile del Sales Banking & Finance di Mapfre Asistencia. Il tema è molto attuale e la società si sta già attrezzando per offrire anche prodotti-infortuni o polizze legate alle salute. Mentre non è un mistero che «la capogruppo non ha rinunciato a entrare direttamente nel mercato italiano», conclude Aliani Soderi. La strada più semplice resta la distribuzione online. (riproduzione riservata)