La formula “perché il fatto non sussiste” indica la mancanza di uno degli elementi costitutivi di natura oggettiva del reato (la condotta, l’evento o il nesso di causalità) e prevale su qualsiasi altra.
La formula “perché il fatto non costituisce reato“, si caratterizza, invece, perché riconosce la sussistenza della materialità del fatto storico e la sua diretta riferibilità all’imputato, ma nega la punibilità per la mancanza dell’elemento soggettivo oppure per la presenza di una causa di esclusione dell’antigiuridicità.
Corte di Cassazione, sez. IV Penale, 17 settembre 2013 n. 38136