L’auspicio è che il nuovo decreto ministeriale sulle modalità d’investimento di casse e fondi previdenziali (che sembra prossimo alla pubblicazione) accordi ampie opportunità ai fondi che investono in minibond, in project bond o in cambiali finanziarie. Si tratta di strumenti di risparmio gestito che raccolgono capitali da investitori istituzionali per erogare finanziamenti alle imprese complementari al credito bancario, attraverso per esempio i minibond, lanciati lo scorso anno dal decreto Crescita. L’invito è arrivato ieri dal presidente di Assoprevidenza, Sergio Corbello, nel corso di un convegno organizzato a Roma sul ruolo della previdenza complementare per il sostegno alle piccole e medie imprese. «Bisogna consentire alle forme di previdenza complementare di accedere a un più ampio spettro di investimenti in grado di produrre ricadute economiche positive sul sistema delle pmi, mantenendo e sottolineando l’obbligo di sicurezza degli investimenti previdenziali imprescindibili da ogni scelta», ha detto Corbello.
Le potenzialiatà di queste norme, del resto, sono rilevanti se si considera che il comparto della previdenza complementare italiana svolge oggi un ruolo determinante all’interno del sistema del welfare, e ha raggiunto un patrimonio di circa 108 miliardi. (riproduzione riservata)