Lo SNA presenta la prima guida dedicata alla materia delle collaborazioni tra intermediari. Si tratta di un documento, disponibile sul sito di SNA (e scaricabile in allegato), in cui sono stati raccolti i principali quesiti rivolti dagli iscritti in questi mesi e pervenuti alla casella di posta elettronica dedicata dal Sindacato per rispondere agli interrogativi posti dagli agenti.
Una sorta di vademecum in cui sono state raggruppate le domande più frequenti e le relative risposte sulle principali tematiche.
“L’importanza di questo lavoro risiede nel fatto che nessuno, dal legislatore all’Ivass, ha ritenuto di dover dare indicazioni sulle modalità di svolgimento delle collaborazioni e sulle implicazioni di carattere giuridico, regolamentare e fiscale”, ha dichiarato Claudio Demozzi, Presidente Nazionale dello SNA – Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazione.
Scorrendo la guida si può osservare che le tematiche principali, ovvero i quesiti più pressanti per gli agenti, riguardano i rapporti con le mandanti, il tema della territorialità, la formazione, gli obblighi di informativa al cliente, la separazione patrimoniale e le modalità di pagamento, la responsabilità solidale, la copertura della polizza di rc professionale, le collaborazioni spot, le estensione al ramo vita.?Lo SNA ha, quindi organizzato, una sorta di “work in progress” con l’obiettivo di fornire consulenza agli agenti.
“L’impostazione della guida promossa da SNA è volutamente liberista – continua Demozzi – e peraltro coerente con le ultime indicazioni del MISE di rinuncia all’emanazione di disposizione. Va da sé che molti degli assunti contrastano con le posizioni recentemente manifestate da associazioni minori di rappresentanza degli agenti. Si tratta di distinguo comuni al mondo delle compagnie, ma il Sindacato vigilerà attentatemene perché non si irrigidisca con normative stringenti lo spirito delle collaborazioni. Peraltro, come Sindacato ci siamo mossi in assenza di medesimo impegno da parte delle Imprese e di altre associazioni di intermediari-agenti, le quali, per diversi o analoghi interessi, preferiscono considerare le collaborazioni un “tabù’”, promuovere un’attività di dissuasione o evidenziare le sole possibili criticità del nuovo sistema distributivo, senza offrire concrete soluzioni in ottica costruttiva. Siamo, infine, convinti che iniziative di autoregolamentazione, come la predisposizione della documentazione collaborazioni e di informazione, come le risposte alle faq, vadano senz’altro nella direzione segnata dai legislatori nazionale ed europeo, perché contribuiscono, tra le altre cose, anche a una maggior tutela del consumatore nel mercato assicurativo e a uno sviluppo di una sana concorrenza.”
Tale lavoro di analisi e raccolta proseguirà con gli aggiornamenti che saranno indotti dalla casistica applicativa, e/o dal sopravvenire di ulteriori regolamentazioni. ?