La “Legge Balduzzi” ha introdotto elementi innovativi rispetto alla responsabilità professionale dei medici.
Su questo tema “Medicina e Diritto” con il “Laboratorio di Responsabilità Sanitaria” dell’Università degli Studi di Milano ha organizzato un Convegno (per venerdì 8 novembre 2013 ore 9.00 presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Milano – Via Festa del Perdono 7) che si rivolge a medici, avvocati e intermediari assicurativi.
L’incontro scientifico di aggiornamento offre l’opportunità di comprendere come il profilo della responsabilità medica sia stato ridefinito alla luce delle nuove disposizioni normative.
Saranno esaminate le nuove norme e discusse le ricadute nell’accertamento della responsabilità professionale del medico sia in ambito penale sia civile, ed in relazione agli aspetti assicurativi.
L’articolo 3 della “Legge Balduzzi” presenta aspetti controversi che sono difficili da valutare per l’impatto che hanno sulle attività dei professionisti sanitari. L’aggiornamento professionale è un aspetto cruciale anche per comprendere quali devono essere i criteri ed i requisiti che le nuove polizze assicurative devono avere per coprire i rischi derivanti dall’esercizio della professione sanitaria.
Un elemento rilevante delle nuove norme consiste nel fatto che si esclude la responsabilità del professionista, ad eccezione del dolo o della colpa grave, quando questo possa dimostrare di essersi attenuto alle linee guida e alle buone pratiche dettate dalla comunità scientifica internazionale.
I nuovi profili di responsabilità potrebbero determinare un riesame e una rivalutazione dei comportamenti propri dell’esercizio quotidiano della professione sanitaria, sia da parte dei singoli professionisti sia delle strutture sanitarie.
Durante il Convegno saranno esaminati e discussi gli aspetti critici e controversi delle linee guida in specifici contesti clinici, il significato e l’attuazione della “buona pratica clinica” e la rilevanza della letteratura scientifica in sede peritale.
Inoltre, sarà presentata e discussa una proposta di “linee guida medico-legali” che potrebbero essere di ausilio per i professionisti della nostra disciplina.