Comparatori
Intervista al vicepresidente Emanuele Anzaghi
Autore: Gigi Giudice
ASSINEWS 246 – ottobre 2013
Anche se l’idea di mettere su un portale, a disposizione dei milioni di navigatori su Internet, tutte le possibili informazioni sui prodotti assicurativi, confrontandoli fra di loro è vecchia di almeno dodici anni ed è stata un flop (mi riferisco al caso di Fulcron, il superportale lanciato nel 2001 avendo, tra i promotori, nientemeno che Il Sole 24 Ore, Mediobanca e l’editore Domus), tende a salire sempre più l’attenzione attorno al fenomeno dei comparatori. Lo si percepisce anche dalla loro presenza fra gli utilizzatori degli spot pubblicitari sui canali televisivi.CONTENUTO A PAGAMENTO
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Essere arrivati a pianificare campagne che comportano investimenti consistenti significa che non esiste, per i comparatori, altro mezzo per farsi conoscere dalla più larga massa possibile di pubblico.
Non avendo reti distributive (come accade – ma è tutta un’altra storia, ovviamente – per le compagnie di assicurazione dirette), per far sapere che esistono e che confrontano prodotti e servizi “per far risparmiare” in ambiti come l’acquisto di mutui, di conti bancari e di polizze assicurative, l’unica arma praticabile è la pubblicità.
Oltre a vederli nei costosi spot televisivi, ogni navigatore su Internet ha imparato ormai da tempo a essere quasi tempestato dai banner e da altri messaggi sul web che invitano a rivolgersi a Segugio.it, Facile.it, 6sicuro. Questi i nomi più frequenti, ma ci sono anche altri meno auto-publicizzati come Supermoney.it, Chiarezza. it e Comparafinanza.it.
Va ricordato che ad aprire la strada quanto a utilizzo di un comparatore rc auto da parte di un broker è stato il gruppo Assiteca, con 6sicuro.it. (il cui 51% è stato poi ceduto a Edoardo Loewenthal).
Si arguisce che i nomi che hanno avuto la capacità di affermarsi e quindi sono vicini o hanno raggiunto il cosiddetto break-even stanno intensificando a suon di spot e richiami sul web. Puntano a incrementare il numero degli utilizzatori-clienti potenziali, facendo leva sulla situazione in cui versano gli italiani afflitti dalla crisi. Che impone di cercare di risparmiare su tutto.
A proposito di risparmio non dimentichiamo che, ormai da qualche anno, lo stesso istituto di controllo sul settore ha messo a disposizione del pubblico TuOpreventivatOre, che riporta online i dati dei preventivi rc auto di tutte le compagnie operanti sul mercato.
I comparatori stanno tentando di proporre i dati e le offerte anche per quanto riguarda anche polizze del resto dei rami danni. Mentre per quanto riguarda i prodotti vita si è fatta notare IWbank, la prima banca diretta (che opera grazie a un accordo con Onlife, compagnia vita diretta del gruppo Allianz), ma già dallo scorso anno compagnie dirette come Genertel e Linear hanno iniziato a vendere polizze vita.
Per capire meglio il fenomeno legato all’affermarsi della consuetudine anche fra gli italiani di navigare fra i portali per verificare prezzi e servizi, Assinews ha messo in cantiere una serie articoli dedicati ai principali protagonisti della comparazione online.
Partendo da Segugio.it
Che si presenta con lo slogan “il miglior amico del risparmio”, avendo come simbolo un cane da caccia stilizzato in forma di salvadanaio.
Emanuele Anzaghi, che mi ha accolto nella sede milanese e che di Segugio.it è vicepresidente, mi dice che il comparatore è stato varato nel 2009, avendo alle spalle l’esperienza del Gruppo MutuiOnLine, la holding di riferimento (nata dodici anni fa e quotata, dal 2007, allo STAR di Borsa Italiana), leader in Italia nel campo della comparazione multimarca e nell’intermediazione di prodotti nel campo del credito e dell’assicurazione. Il gruppo (che conta su un organico di circa 700 dipendenti) è attivo anche nell’outsourcing per il settore banche/ finanza.
Gruppo MutuiOnLine aveva iniziato nel 1999 a proporre sul web confronti su mutui e prestiti. Dalle richieste specifiche che venivano dal mercato si è poi, nel 2009, deciso di dar vita alla società di brokeraggio CercAssicurazioni.it, da cui è poi originato Segugio.it, che aggrega in un unico sito le comparazioni utili alle esigenze delle famiglie in ambito assicurativo.
Anzaghi ha sulla scrivania il più recente comunicato stampa diffuso dalla stessa Segugio. it, dal titolo: “Assicurati, ma senza lavoro”. Vi vengono sintetizzati i dati raccolti mensilmente dall’Osservatorio Assicurazioni Auto, secondo i quali, tra coloro che hanno richiesto informazioni online allo stesso Segugio. it, si riscontra un’impennata del tasso di disoccupazione del 24 per cento, rispetto alla situazione di inizio 2013.
È la conferma che la crisi economica si accentua e che dilaga la chiusura di attività, quindi la crescita della disoccupazione spinge gli italiani a cercare di risparmiare sull’assicurazione auto. Il tasso di disoccupazione registrato nel dicembre del 2009 era all’1,6 per cento. Passato a fine 2012 al 2,4, è salito al 3,1 nel giro dei primi cinque mesi di quest’anno.
“Tale fenomeno conferma – commenta Anzaghi – da un lato che chi si trova senza lavoro cerca nel comparatore un riferimento e un aiuto per ridurre le spese. Dall’altro lato è il sintomo della perdita del posto di lavoro in tempi recenti da parte di un certo numero di utenti storici del nostro servizio. Sappiamo, in particolare, che si tratta di operai, impiegati, commercianti e liberi professionisti. Cui si aggiungono molti giovani che, terminato il percorso scolastico, stentano a trovare occupazione”.
Anzaghi aggiunge che effettuando una comparazione online utilizzando il sito di Segugio.it, è possibile arrivare a risparmiare mediamente il 34,6% della tariffa media rc auto.
Le rilevazioni dei tecnici di Segugio. it affermano che il 13,7% degli utenti può addirittura risparmiare più del 50%.
A dissipare le osservazioni malevole di chi, tra gli addetti ai lavori, sull’attività dei comparatori sente puzza di bruciato e parla addirittura di “esercizio abusivo dell’attività di intermediazione” in quanto sfuggirebbero ai controlli dell’Authority, Anzaghi precisa che i comparatori italiani sono broker di assicurazione a tutti gli effetti, regolarmente iscritti al RUI. In primo luogo i comparatori sono strumenti commerciali capaci di mettere a confronto le tariffe del mercato e sono utilizzati dalle compagnie per acquisire nuova clientela. Clientela che utilizza il servizio di comparazione a titolo assolutamente gratuito, senza vincoli di alcun genere per quanto gli viene presentato sul web.
Sulla attività dei broker e dunque su quella dei comparatori l’Ivass esercita una ferrea vigilanza. Dunque guai a non ottemperare alle regole che sappiamo.
A conferma di quanto pubblicato da Assinews online (l’articolo è del 22 maggio) Segugio.it (come gli altri nomi dei comparatori più noti) viene organizzato e gestito da un intermediario iscritto al RUI. Si tratta di CercAssicurazioni. it Srl, broker assicurativo che ha iniziato a operare nel marzo del 2009 e risulta iscritto al Registro Unico degli Intermediari con la sigla B000278298. Partita IVA 06294720963.
Domanda che sorge spontanea: come vengono remunerate le prestazioni dei broker che utilizzano e gestiscono i comparatori?
Risposta: “Ci regoliamo con le compagnie per conto delle quali si arriva alla sottoscrizione vera e propria della polizza da parte dei clienti che optano per la modalità online. Compagnie che ci remunerano secondo il tradizionale sistema provvigionale.
Gli addetti ai lavori sanno come siano vincolanti le regole previste dal codice delle assicurazioni e dal regolamento Isvap 5/2006. Giudico puro autolesionismo ignorare le durissime sanzioni dell’Authority per gli operatori che violano norme riguardanti l’adeguatezza delle polizze o svicolano sull’obbligo della copertura di responsabilità civile professionale nei confronti del cliente. O, ancora, ritardano nei versamenti dei premi sul conto patrimoniale. Ripeto: siamo scrupolosissimi nel seguire le regole. E ci teniamo a informare i clienti di questo fatto e della trasparenza cui siamo tenuti.
Infatti, tutti gli intermediari che utilizzano comparatori per la vendita a distanza di contratti assicurativi sono costituiti giuridicamente in forma di società di capitali. Di conseguenza i dati dei loro bilanci sono pubblicamente consultabili.
Per guarda riguarda il regime fiscale, è lapalissiano: rientriamo nelle consuetudini proprie dei broker e degli agenti.
E arrivo al trattamento contrattuale dei dipendenti. Che vengono inquadrati secondo le normative del contratto nazionale dei lavoratori del commercio se la società – è il caso nostro – risulta iscritta alla sezione B”.
Anzaghi ribadisce che l’attività svolta da Cer- cAssicurazioni.it, utilizzando lo strumento di Segugio.it risponde alle prescrizioni dell’Ivass . E riconferma che la comparazione online è gratuita, trasparente e soddisfa l’esigenza di risparmio che, a livello di macroaree, si ottiene potenzialmente al Sud, per un valore medio di 417 euro. Al Centro è di 316 euro, nelle Isole di 309 e al nord di 253 euro. Si intende che ci stiamo riferendo alla polizza rc auto, tuttavia si sta procedendo anche a confrontare i prezzi e le prestazioni delle polizze rc per le moto.
È bene specificare anche che il navigatore che va a consultare il sito www.segugio.it ci trova i dati relativi ai prodotti di un certo numero di compagnie. Con prevalenza delle polizze rc auto delle “dirette” GenialLoyd, Direct Line, Quixa, Zurich Connect, Dialogo. Ci sono anche Tua Assicurazioni, sempre con prodotti per il ramo auto. Ma c’è anche Intesa SanPaolo Assicura, che ha iniziato a operare nei i rami danni e poi AIG con una polizza che copre i rischi viaggio e NetInsurance Life con un suo prodotto vita.
Riguardo al capitolo formazione degli addetti che operano in seno a Segugio.it, Anzaghi precisa: “Ottemperiamo naturalmente a quanto richiesto dalle regole IVASS. Specifico che chi dei nostri dipendenti opera nel fornire risposte al telefono viene formato secondo i canoni di quanti sono iscritti nella sezione E del Rui.
Che i nostri dipendenti siano preparati lo attestano il monitoraggio che è nostra cura aggiornare di continuo, sia per quanto riguarda il gradimento da parte dei clienti che delle compagnie con le quali lavoriamo.
La clientela apprezza l’opera congiunta di consulenza e di capacità di orientare verso la scelta delle polizze più convenienti. Sul piano della convenienza valutiamo di far risparmiare circa un quarto per quanto riguarda i costi di acquisizione che vanno per la maggiore.
Ora la nostra sfida è di allargare il numero delle compagnie con le quali lavoriamo. Vorremmo crescere quanto a numero di preventivi mensili, che oggi toccano il mezzo milione. Che è già un bell’indice sui volumi che muoviamo. Altro riferimento quantitativo sono i quattro milioni e mezzo di consumatori che hanno finora utilizzato il nostro sito. Naturalmente – non ne abbiamo ancora parlato ma è arrivato il momento – l’investimento più consistente che Segugio.it è chiamato a sostenere, accanto alla ricerca della qualità delle risorse umane, si concentra sulla piattaforma informatica che è chiamata a dialogare con la clientela e con le compagnie.
Ci stiamo attrezzando anche – come si può vedere andando sul sito – per allargare meglio l’offerta nel campo dei rami vita e danni, mentre promette bene l’ambito delle polizze per i motociclisti.
Un pensiero va anche alla componente educazionale, alla fornitura di maggiori informazioni a beneficio della clientela, come è noto assai poco informata sull’universo dei prodotti assicurativi. Tanto è vero cha gli italiani sembrano compiacersi del fatto di figurare al fondo delle classifiche planetarie quanto a propensione ad assicurarsi.
CercAssicurazioni.it e Segugio.it stanno procedendo su un piano di sviluppo triennale, nel cui ambito è contemplato un asse di collaborazione anche con altri intermediari, al fine di fare cross selling con nuovi prodotti. L’obiettivo è di far lievitare un mercato che, nonostante la crisi economico-finanziaria, prospetta grandi potenzialità”.
Il colloquio con Anzaghi si chiude con un accenno alle notizie riguardanti Google, il colosso dei motori di ricerca che ha acquistato – negli scorsi mesi – due società di brokeraggio assicurativo online. Una nel Regno Unito e l’altra in Germania. “Per ora non sembra che queste acquisizioni abbiano cambiato lo scenario competitivo. Tuttavia gli operatori sono molto attenti a quello che sta succedendo in particolare nel Regno Unito, dove i comparatori sono ormai una ventina e dove da tempo nel campo delle polizze rc auto l’affermazione delle compagnie dirette è indiscussa ormai da anni. Sono propenso a credere che lo sviluppo della consulenza che utilizza il web interesserà, fra breve, anche le reti agenziali cosiddette “tradizionali”…”.
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