L’ultimo studio sigma di Swiss Re n. 5/2012, dal titolo “Assicurare rischi d’impresa in continua evoluzione” dimostra che la domanda di assicurazione nel settore aziendale varia moltissimo a seconda del settore, della dimensione dell’impresa e dalla giurisdizione a cui essa è sottoposta.
La «commercial insurance» aiuta le società a gestire i loro rischi e a innovare, sviluppare e stabilizzare gli utili. Nel 2010 rappresentava circa 600 mld di dollari di premi nel mondo, ovvero il 41% dell’insieme del business non vita.
Solo negli USA – in assoluto il primo mercato della commercial insurance nel mondo – i premi relativi alle aziende erano pari a 237 mld di dollari.
Al di là della dimensione dell’economia, la maggiore differenza tra il mercato Oltre Atlantico e il resto del mondo è nelle coperture RC e infortuni sul lavoro.
Al di fuori degli USA, tali coperture (infortuni sul lavoro, RCO) sono spesso statali o fanno parte del sistema di previdenza sociale.
Con 35 mld di $ di premi, il Giappone è il secondo mercato assicurativo nei rischi d’impresa, seguito dalla Cina con 31 mld $ di premi.
Negli ultimi 10 anni, i premi commercial nei mercati emergenti sono cresciuti in media del 14% all’anno, ovvero due volte più rapidamente rispetto a mercati maturi (+5,4%). Nello stesso periodo la Cina ha registrato un tasso di crescita del 32%, alimentato in gran parte dall’introduzione della RCA obbligatoria: escludendo gli affari auto, la Cin occuperebbe solo la settima posizione.
I rischi d’impresa sui mercati a forte crescita come la Cina godono non solo di un’economia in piena espansione, ma anche da una penetrazione crescente, tanto che i premi tendono ad aumentare più velocemente dell’economia.
L’importanza dell’assicurazione di responsabilità civile cresce in tutti i mercati. I vari settori di questo ramo crescono più velocemente dell’economia generale. La crescita del settore dei servizi, più esposto ai rischi di rc rispetto al settore manifatturiero, è una delle ragioni della sempre maggiore importanza acquisita dalla copertura di responsabilità civile. Tra le altre ragioni vi sono i cambiamenti legislativi, il numero crescente di contenziosi, una maggiore focalizzazione sul valore della vita, la crescita della ricchezza, la maggiore interconnessione e una cresciuta coscienza ambientale.
I rami danni hanno registrato nel 2011 una crescita, rappresentando il 29% dei premi diretti emessi negli USA nella commercial insurance, contro il 50% del mercato brasiliano, in forte sviluppo. In Cina invece rappresentano il 13% dei premi.
Le catastrofi naturali sono tra le principali ragioni dell’aumento dei rischi danni. Inoltre, la globalizzazione, la produzione just-in-time, la delocalizzazione delle imprese nei mercati in forte crescita, con una esposizione elevata alle catastrofi naturali, hanno reso la gestione dei rischi più costosa e complessa.
Le recenti catastrofi naturali hanno messo in evidenza l’ampiezza e l’interconnessione potenziale di tali eventi: i rischi danni aumentano e la loro natura va al di là dei soli danni materiali, comprendendo anche i danni da interruzione di attività, da mancata fornitura, meno conosciuti.
La domanda assicurativa delle imprese dipende da diversi parametri e varia in funzione del settore, della dimensione dell’azienda, dalla giurisdizione e dai bisogni individuali.
Per esempio, il settore costruzione spende di più per l’assicurazione i proporzione ai suoi ricavi, seguono i trasporti, le comunicazioni, i servizi pubblici e il minerario. Quelli che spendono meno sono i servizi finanziari, il commercio e il settore pubblico, mentre nella media si pone il settore manifatturiero.
Le grandi aziende spendono, in proporzione al loro fatturato, nettamente di meno in premi assicurativi rispetto alle piccole imprese, anche se acquistano coperture molto più estese.
Questo si spiega con il fatto che sono nella posizione migliore per diversificare i rischi e applicare processi di gestione dei rischi sofisticati.
Il settore assicurativo d’impresa presenta una forte ciclicità, con periodi intermittenti di mercato soft.
Il settore si mostra resistente, anche durante la crisi finanziaria. La redditività della commercial insurance è attualmente sotto pressione a causa dei bassi rendimenti degli investimenti e dei bassi livelli delle tariffe.
Ma la ripresa economica e la crescita dei tassi di interesse dovrebbero migliorare la redditività. Nel breve e medio termine, la crescita e la redditività del settore saranno dominati dal ciclo di sottoscrizione: la redditività dipenderà da un inasprimento del mercato, mentre i rendimenti dagli investimento aumenteranno solo una volta che l’economia si sarà ripresa. A medio e lungo termine i risultati tecnici, e non i rendimenti dagli investimenti, saranno il principale veicolo di profitto per gli assicuratori che vogliono essere vincenti nel settore dei rischi d’impresa.