«La previdenza dei dipendenti pubblici è strutturalmente deficitaria: il blocco del turn over negli enti pubblici ha creato un irreversibile sbilancio tra le entrate contributive e le uscite per prestazioni. Non è l’unica gestione in Inps ad essere in questa situazione. Ma il sistema previdenziale vive per sua natura della strutturale solidarietà tra gestioni». Lo sostiene il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, spiegando che «le cifre che riguardano la nota di assestamento di bilancio (i 5,8 miliardi di passivo della gestione Inpdap e i 10 miliardi di disavanzo patrimoniale dell’Istituto della previdenza pubblica) non modificano la piena consapevolezza di una sostanziale stabilitaà dei conti dell’Istituto e del sistema previdenziale italiano. Gli effetti delle riforme degli anni scorsi e quelli della Monti-Fornero, che si produrranno compiutamente dal prossimo anno, hanno messo definitivamente in sicurezza i conti della previdenza italiana». «La situazione critica in cui versava il bilancio Inpdap non è conseguenza né dell’azione degli amministratori precedenti, né del lavoro efficiente dei dipendenti. Lo Stato ha sempre trasferito le risorse finanziarie a copertura del bilancio Inpdap, farà altrettanto nei confronti dell’Inps ora che l’Inpdap è soppresso». Comunque sostiene il presidente dell’Inps, «l’integrazione di Inpdap ed Enpals in Inps porterà alla creazione di un ente efficiente e trasparente, per tutti. A partire dal ruolo che devono giocare le Amministrazioni pubbliche in qualita’ di datori di lavoro di oltre tre milioni di lavoratori attivi».
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