Titti Lo Papa
Roma N oleggiate e mai più rientrate. E’ il destino di ben 4.142 vetture. Secondo l’ultimo rapporto dell’Associazione nazionale industria e servizi automobilistici (Aniasa), si è rafforzato il trend osservato negli ultimi anni che evidenzia non solo un aumento dei furti e delle appropriazioni indebite dei veicoli noleggiati ma anche del mancato recupero. Una situazione di emergenza per il comparto che si sta attrezzando per fronteggiarla al meglio e che ha comportato nel 2011 un danno pari a oltre 43 milioni di euro, se si considera il noleggio a breve e a lungo termine. Cresce, dunque, il numero degli operatori che sceglie di proteggere le flotte con la tecnologia in radiofrequenza di LoJack. Secondo Aniasa, nel 2011 sono stati rubati, e non recuperati, complessivamente 4.142 veicoli (1.163 nel noleggio a breve termine e 2.979 in quello a lungo termine) contro i 3.855 del 2010 (1.038 nel noleggio a breve termine e 2.817 nel lungo). Per quanto riguarda il noleggio a breve termine, si è passati da 1.296 unità sottratte a 1.417 con un aumento del 9%. E’ diminuito invece del 2% il numero dei recuperi delle auto rubate (da 258 del 2010 a 254 del 2011). Se poi si va ad analizzare il dato dei furti in rapporto ai giorni di noleggio, un parametro significativo visto che è più probabile che il veicolo venga rubato mentre è in utilizzo da parte del cliente piuttosto che quando è fermo nei piazzali delle stazioni di noleggio, il fenomeno risulta in crescita del 5% rispetto al 2010 (4,6% nel 2011 e 4,3% nel 2010). I furti e l’appropriazione indebita nel noleggio a breve termine hanno arrecato un danno di 10,5 milioni di euro al comparto nel 2011. Il trend dei furti in aumento riguarda anche il noleggio a lungo termine. I veicoli rubati e non recuperati fanno registrare un incremento del 5,8%. Aumenta l’incidenza dei furti sul numero dei veicoli in long term in circolazione (+5,6%) e, soprattutto, i danni provocati agli operatori del settore che fanno segnare un +19,9%: nel 2011 sono stati persi ben 32,7 milioni di euro mentre nel 2010 erano stati 27,2 milioni. Sempre più operatori del settore decidono, proprio per fronteggiare questa difficile situazione, di equipaggiare i veicoli con LoJack, una innovativa tecnologia wireless in radio frequenza non schermabile, quindi efficace anche se il veicolo si trova in container d’acciaio, garage o parcheggi sotterranei. «Le appropriazioni indebite — ha spiegato Andrea Badolati, amministratore delegato di Ald Automotive — sono un fenomeno in crescita legato anche alla crisi economica. Con LoJack stiamo intervenendo con determinazione per risolvere il problema, assicurandoci il recupero dei nostri mezzi». Il sistema è stato messo a punto dalla LoJack Corporation, leader mondiale del mercato del rilevamento e recupero dei beni rubati, e consente il ritrovamento del veicolo in tempi brevi, nella maggior parte dei casi a poche ore dal furto. Tempi brevi equivalgono a danni limitati perché consentono la continuità del business ed evitano costi aggiuntivi come l’auto sostitutiva. Senza contare che la perdita di un mezzo comporta anche tempi e risorse per gestire le pratiche assicurative e burocratiche. «A differenza di altri sistemi — ha evidenziato Maurizio Iperti, amministratore delegato LoJack Italia — i nostri dispositivi, anche grazie alla collaborazione diretta con le Forze dell’Ordine, possono contare su percentuali di recupero del veicolo rubato del 90% e garantiscono al contempo la piena tutela della privacy dell’utilizzatore, grazie a una tecnologia che resta dormiente fino all’attivazione del servizio a seguito della denuncia». Le soluzioni LoJack dichiarano un tasso di successo del 90% nel recupero di auto, camion e Suv rubati, per un totale di oltre 300mila mezzi recuperati pari a un valore di circa 4 miliardi di dollari. In 26 anni di attività, i tecnici LoJack hanno installato oltre 8 milioni di unità. LoJack opera attualmente negli Usa e in più di 30 Paesi tra Nord America, Europa, Africa, America Latina ed Asia. In Italia è attiva dal 2006 e sta attraversando una fase di forte crescita. Oggi può già contare oltre 24.000 clienti e beni recuperati per 8,5 milioni di euro. Ben 4.212 vetture non sono rientrate, l’anno scorso, dopo essere state noleggiate