Si è chiuso con il consiglio di amministrazione della Mutua Capogruppo la tornata degli incontri che hanno approvato i dati delle semestrali delle compagnie del Gruppo ITAS.
Il presidente di ITAS Mutua, Giovanni Di Benedetto, conferma la soddisfazione per i risultati ottenuti: “I risultati della Mutua confermano, ancora una volta, un andamento positivo in netta controtendenza con il mercato: cresciamo con equilibrio.
Nell’ultimo triennio (2009-2011) abbiamo assunto più di 40 persone, introdotto oltre 500 tra agenti e collaboratori (132 collaboratori e subagenti solo nel primo semestre 2012) e superato ormai il numero di 400 agenzie e subagenzie. Le persone che lavorano per ITAS sono ben oltre 2.000. Al management, ai dipendenti, agli agenti ed ai loro collaboratori va il plauso del Consiglio di amministrazione per i risultati raggiunti. ITAS dedica alla formazione di queste persone importanti risorse: per il personale interno sono state dedicati oltre 1.000 ore di formazione e sono più di 13mila quelle dedicate alla rete.
Le performance di ITAS sono tanto più esaltanti se confrontate con il contesto in cui oggi operiamo. Grazie a quanto conseguito, l’agenzia “Fitch Ratings” conferma ad ITAS la valutazione di rating positivo assegnata nel 2011, riconoscendoci la capacità di crescita nel rispetto della rigida selezione dei nuovi rischi. Questo risultato è unico e ci distingue da quanto sta accadendo sul mercato, dove i declassamenti hanno interessato sia la concorrenza, sia le attività imprenditoriali sia gli enti locali e nazionali”.
Ermanno Grassi, direttore generale ITAS, commenta: “Abbiamo raggiunto gli obiettivi del piano strategico in netto anticipo rispetto alle previsioni. Questo porterà, nelle previsioni, al sostanziale raddoppio della dimensione che avevamo solo tre anni fa. Gli indicatori tecnici e di efficienza dimostrano che le scelte strategiche attuate nell’ultimo triennio sono corrette e ci consentono di irrobustire ancor più il nostro Gruppo.
Ecco in sintesi i dati principali relativi al conto economico e agli investimenti:
– utile prima delle imposte: 2.541.000 euro, contro 1.047.000 del semestre 2011
– rapporto spese/ricavi ( “combined ratio”) al netto dell’evento terremoto: 97,7% (99,6%)
– saldo tecnico: 113.000 euro, contro -565.000 del semestre 2011.
Questo ultimo dato, il saldo tecnico, è particolarmente importante, perché averlo raggiunto, nonostante l’evento straordinario ed eccezionale dei danni legati al terremoto che ha colpito l’Emilia nel maggio scorso, significa aver saputo assumere le giuste scelte di copertura dei rischi legati al nostro portafoglio.
Per quanto riguarda gli investimenti, va detto chele difficoltà correlate alla crisi del contesto economico generale sono attualmente rientrate e non hanno sostanzialmente appesantito il saldo della gestione ordinaria che è balzato a 2.468.000 euro rispetto agli 870mila dello scorso anno.
“Indicazioni positive – prosegue Grassi – anche dalla semestrale della società del Gruppo dedicata alla bancassicurazione. A pesare sul risultato finale sono i rendimenti finanziari: la raccolta premi del primo semestre 2012, infatti, registra un incremento del 56,6% rispetto all’analogo periodo 2011; buono e costante l’andamento tecnico, con un rapporto positivo sinistri/premi (53,5%)”.
“Ma l’aspettativa per fine anno – conclude il presidente Di Benedetto – resta comunque positiva, con il possibile ampliamento dei partner commerciali”.
Il presidente di ITAS VITA, Marco Radice, evidenzia che i risultati della compagnia, se da un lato risentono del difficile momento del mercato nel settore Vita, dall’altro però fanno emergere alcune indicazioni estremamente positive:
“Siamo soddisfatti del margine tecnico che è in crescita – dice Radice – e che registra un saldo positivo di 5.473.000,più del doppio rispetto allo scorso anno. In diminuzione anche le spese di amministrazione (-9,4%). Nel complesso il risultato prima delle imposte è di 8.345.000 euro (3.849.000 nel 2011)
Dal lato suo, il direttore generale Ermanno Grassi sottolinea gli sforzi compiuti nel primo semestre per indirizzare la strategia commerciale ai prodotti a più alta vocazione assicurativa e mutualistica, come le polizze dedicate alla copertura della vita umana, al risparmio e alla previdenza. Sforzi che sono stati premiati, se si pensa che tutti i tre settori hanno avuto un impulso di sviluppo importante. In particolare, PensPlan Plurifonds incrementa del 19,15% il patrimonio, che oggi supera i 270 milioni di euro; aumentano gli iscritti (del 7,95%) superando quota 40mila. Oggi, PensPlan Plurifonds consolida la propria posizione al 5° posto a livello nazionale, grazie anche all’apporto delle Casse rurali trentine.
Per quanto riguarda Assicuratrice Val Piave, il presidente Renato Gislimberticommenta positivamente i risultati della semestrale della compagnia bellunese:
“I premi emessi dalla Compagnia nel primo semestre 2012 ammontano a 13,3 milioni di euro contro i 12,2 milioni registrati nello stesso periodo dell’esercizio precedente, con un incremento quindi del 8,6%.Lo sviluppo, specie nei rami non auto, ha consentito un miglioramento del mix di portafoglio, mentre il volume totale degli investimenti ha raggiunto 56,1 milioni di euro con proventi ordinari patrimoniali e finanziari netti maturati nel semestre per 1.074.000 euro.L’utile lordo è stato di piena soddisfazione ed è pari a 1.673.00 euro.”