di Luisa Leone
Comincia ad assumere una fisionomia precisa il progetto Consob per le pmi. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, al memorandum d’intesa sul quale è al lavoro l’Autorità guidata da Giuseppe Vegas sarebbero chiamati a partecipare tra i principali attori dell’economia e della finanza del Paese. In particolare, i primi contatti sarebbero già stati avviati con Confindustria, Assogestioni, Assosim, Abi, Borsa Italiana e Aifi, l’associazione dei fondi di private equity e venture capital. Questi ultimi, insieme ad altre categorie di investitori, potrebbero avere un ruolo chiave nel progetto per le pmi, perché uno degli obiettivi principali del memorandum dovrebbe essere quello di far nascere un mercato importante per i titoli delle piccole e medie imprese. In particolare, si vorrebbe creare un fondo di fondi, a cui potrebbero partecipare investitori istituzionali come banche locali, assicurazioni, fondazioni ed eventualmente veicoli ad hoc, creati a livello regionale o statale. Secondo le stime preliminari, per invertire davvero la rotta rispetto al passato questo fondo dovrebbe raccogliere almeno 2 miliardi di euro, da investire in seguito direttamente in veicoli dedicati alle piccole e medie imprese quotate e alla nascita di fondi comuni specializzati in questo tipo di investimento. Tra le proposte sul tavolo, in passato, c’era anche quella di prevedere che il fondo potesse sottoscrivere una certa quota di azioni emesse in aumento di capitale e funzionali all’ipo. Solo creando le premesse per convogliare risorse importanti verso i collocamenti, infatti, si potrebbe concretizzare l’altro pilastro della strategia Consob, cioè la creazione di un mercato davvero a misura di pmi. Conclusioni cui era d’altro canto giunta anche l’indagine sui mercati finanziari condotta dalla Commissione Finanze della Camera, guidata da Gianfranco Conte, qualche mese fa. Da tempo si lamenta la mancanza a Milano di una piattaforma adatta alle piccole e medie imprese, ma finora tutti i tentativi, dal Mercato alternativo dei capitali (Mac), all’Aim Italia, al nuovo Aim Italia nato dalla fusione dei primi due, non hanno avuto troppa fortuna. Infine, gli altri grandi strumenti previsti dal memorandum, sponsorizzato da Vegas per avvicinare alla borsa le aziende di dimensioni più piccole, dovrebbero essere le attività di educazione mirata, la ricerca di possibili quotande e la messa a disposizione di una consulenza dedicata, e meno costosa, per il processo di ammissione su listino. (riproduzione riservata)