Bank of America continua a ricevere nuove accuse per la passata gestione dei cosiddetti mutui subprime, che hanno scatenato la grande crisi finanziaria del 2009 e il fallimento di Lehman Brothers.
Il governo degli Stati Uniti ha infatti intentato una causa civile nei confronti di Bank of America denunciando la seconda maggior banca statunitense di aver mentito sulla qualità dei mutui venduti alle società pubbliche Fannie Mae e Freddie Mac.
Con la denuncia, presentata ieri presso un tribunale federale di Manhattan, il governo ha richiesto un risarcimento danni di almeno 1 miliardo di dollari. L’azione legale rappresenta un nuovo tentativo da parte del Tesoro di coprire i costi legati al piano di salvataggio del 2008 di Fannie Mae e Freddie Mac e potenzialmente apre un nuovo fronte contro un sistema bancario già alle prese con pesanti critiche e ingenti spese legali per altri procedimenti.
Il governo sostiene che Countrywide Financial Corp, la società specializzata nell’erogazione di mutui acquisita da Bank of America nel 2008, ha smembrato i controlli sulla qualità dei prestiti tra il 2007 e il 2009, adottando un processo denominato “Hustle” e volto a velocizzare l’accensione dei mutui e la loro successiva cessione alle due società pubbliche. Countrywide ha successivamente continuato a rivendicare le garanzie di Fannie Mae e Freddie Mac.
Il governo ha citato in giudizio Bank of America sulla base della legge federale False Claims, emanata nel 1989 dopo l’ondata di fallimenti bancari scatenata dalla crisi dei mutui subprime e diventata uno strumento popolare tra i procuratori intenzionati a chiedere alle banche di assumersi le proprie responsabilità per l’erogazione di mutui poi rivelatisi senza alcun valore e di corrispondere risarcimenti elevatissimi.
L’azione legale contro Bank of America è stata depositata dal procuratore del distretto meridionale di New York, Preet Bharara, fautore pochi giorni fa di un altra denuncia contro una delle grandi banche statunitense, accusata di aver tenuto comportamenti ingannevoli nell’ambito dei programmi assicurativi federali per il settore immobiliare. Due settimane fa, il suo ufficio ha infatti citato Wells Fargo per aver erogato mutui con troppa imprudenza facendo poi pagare un conto salato alla Federal Housing Administration.
Fannie e Freddie, salvate nel 2008 con un piano di aiuti da ben 142 mld usd, non erogano mutui ma forniscono garanzie a favore delle banche che accendono i mutui ipotecari e sono sottoposte al controllo della Federal Housing Administration, che già l’anno scorso ha citato in giudizio 18 importanti banche, tra cui la stessa Bank of America, accusandole di aver violato leggi federali nella vendita di titoli garantiti da mutui ipotecari.
L’istituto guidato da Brian Moynihan non e’ nuovo ad essere interessato da accuse per violazione del False Claims Act. A febbraio ha infatti trovato un accordo con la procura del distretto orientale di New York per pagare 1 miliardo di dollari per risolvere le accuse di frode legate alla cessione di prestiti garantiti dalla Federal Housing Administration. La banca non ha però ammesso gli illeciti nonostante il pagamento del risarcimento danni, mentre tre altri grandi istituti hanno accettato di pagare oltre 490 milioni assumendosi ogni responsabilità per “il comportamento” tenuto in casi simili.
Bank of America è ormai diventata una presenza fissa nelle aule dei tribunali federali statunitensi anche per altri casi legali. Il mese scorso, la banca ha accettato di pagare 2,43 miliardi dollari per liquidare le accuse mosse da alcuni investitori per l’acquisizione della società di brokeraggio Merrill Lynch. La serie cause intentante contro Bank of America sottolineando la scarsa prudenza tenuta dall’ex amministratore delegato Kenneth Lewis nel procedere con grandi acquisizioni durante la fase peggiore delle crisi finanziaria scatenata dal fallimento di Lehman Brothers e dalle conseguenze dei mutui subprime. L’acquisto di Countrywide e Merrill Lynch ha costretto Bank of America, dal 2010 guidata da Moynihan, ad accantonare ben 42 mld usd per spese legali, svalutazioni e riserve contabili.