L’AIBA giudica positivamente le misure introdotte dal DL Crescita in materia di assicurazioni. Secondo i broker un particolare apprezzamento merita la norma che introduce la possibilità per gli intermediari assicurativi di collaborare con qualsiasi altro soggetto iscritto al RUI (Registro Unico degli Intermediari), informando il consumatore sulla forma di collaborazione adottata. “Ne deriva la piena operatività dei rapporti di collaborazione tra broker – afferma Francesco G. Paparella, presidente di AIBA – eliminando l’attuale vincolo della sola collaborazione tra broker grossista e broker retail, nonché consentendo le collaborazioni tra agenti e broker e tra broker e banche”.
La norma consente, secondo l’AIBA, di superare ogni questione interpretativa sulle diverse figure di intermediari che hanno finora limitato le forme di collaborazione tra professionisti iscritti al RUI, contribuendo a restringere la concorrenza del mercato.
“L’abolizione del divieto di collaborazione – aggiunge Paparella – elimina tra l’altro una disparità di trattamento tra operatori nazionali ed europei che l’AIBA ha più volte sottolineato alle Autorità competenti. E’ noto, infatti, che il quadro normativo europeo non vieta la collaborazione tra intermediari che di fatto sono liberi di individuare sinergie lavorative tra loro. Tali forme di collaborazione non producono alcun incremento di costo per il contraente, anzi al contrario sui principali mercati europei i prezzi assicurativi delle coperture danni, tra cui la Rc Auto, risultano nettamente più contenuti”.
La norma varata giovedì scorso dal Governo darà secondo l’Associazione dei broker concretezza alla disposizione del D.L. 1/2011 convertito in l. 27/2012 con riferimento all’obbligo di presentazione di tre distinti preventivi: “in altre parole anche l’agente sarà dunque messo nelle condizioni concrete di poter ricercare la copertura migliore per il cliente sul mercato, in assenza di vincoli di esclusiva con un’unica impresa mandante ricorrendo alle professionalità della categoria”.