“La spesa media degli italiani per le polizze rc auto in realtà è cresciuta nel 2010 del 4,5% e nei primi sei mesi del 2011 si è mantenuta attorno al 5%”. Così il presidente dell’Ania, Fabio Cerchiai, intervistato dal Tg1, rettifica i dati resi noti mercoledì dal presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà, secondo cui si sono registrati nel 2009-2010 rincari fino al +25% per le auto e al +35% per le moto.
“Per far scendere i prezzi delle polizze -spiega Cerchiai- occorre fare alcune cose e tra cui una disciplina delle microinvalidità in linea e coerente con quella europea che non prevede riconoscimenti di invalidità permanente per i piccoli colpi di frusta; una tabella per le invalidità gravi decisa dal legislatore su base di equità e uniforme su tutto il territorio nazionale; una revisione del sistema bonus malus ripristinando la disciplina in vigore prima delle leggi del 2007“. Cerchiai parla poi delle frodi che “rappresentano mediamente il 3% dei sinistri dell’intero territorio nazionale con punte del 10%-12% in alcune Regioni come la Campania e le Puglie”.
Intervenendo al Tg1, Catricalà ha ribadito i dati sui rincari che stanno emergendo dall’indagine conoscitiva in corso, e spiega che “le truffe hanno incidenza marginale, perche gli assicuratori ne hanno scoperto il 2% rispetto al totale dei sinistri, probabilmente perché non hanno interesse a fare di meglio, visto che in Francia è stato scoperto il doppio delle frodi, nel Regno Unito il quadruplo”.
Secondo il presidente dell’Antitrust, per un progresso del mercato assicurativo italiano occorre “incentivare la rete degli agenti indipendenti o che possano offrire più assicurazioni; modificare il meccanismo dell’indennizzo diretto, inserendo meccanismi di efficienza; approvare una norma di legge che vieti alle compagnie assicurative di avere nei Cda amministratori di altre assicurazioni concorrenti”.