Il tema previdenziale è sempre più d’attualità. Si parla però poco di come rilanciare la previdenza integrativa, al momento diffusa solo tra il 23% dei potenziali aderenti. Si tratta di un pilastro che, sebbene ancora volontario dal punto di vista normativo, di fatto è sempre più indispensabile per il futuro dei lavoratori italiani.
In attesa di auspicabili novità legislative, molto è lasciato al presidio regolamentare delle autorità di vigilanza e all’iniziativa degli operatori. In questa prospettiva si muovono anche le Assicurazioni Generali, che stanno per lanciare agevolazioni molto innovative sul proprio Piano individuale pensionistico (Pip). Come spiega in questa intervista Antonella Maier, responsabile Vita della compagnia assicurativa triestina.
Domanda. La previdenza integrativa è un argomento che dovrebbe interessare soprattutto i giovani, viste le caratteristiche del mercato del lavoro (forte precarietà) e quelle del sistema previdenziale, che per loro sarà contributivo con la rivalutazione del montante agganciato alla crescita del pil. State dialogando con loro sul tema?
Risposta. Anticipando il dibattito delle ultime settimane, Generali ha predisposto un’iniziativa dedicata agli under 40 per avvicinare i giovani alla previdenza. Il punto di partenza consiste nel rendere i giovani consapevoli che un piano previdenziale va avviato prima possibile. Mi rendo conto che stiamo parlando di una fase della vita in cui si hanno difficoltà a progettare il futuro e che pertanto destinare una parte di reddito alla previdenza potrebbe risultare troppo oneroso. D’altra parte la continuità dei versamenti, anche di piccolo importo, permette di sfruttare al meglio il meccanismo tipico dei contratti di assicurazione, che trova la sua massima espressione su orizzonti medio-lunghi quali quelli della vita lavorativa di un giovane aderente.
D.In concreto, Generali che cosa ha pensato per i giovani?
R. Proprio per agevolare l’adesione al nostro Pip «Valore Pensione» a metà ottobre abbiamo lanciato un’iniziativa dedicata agli under 40 azzerando i caricamenti delle prime due annualità di premio. Sottolineo che il nostro Pip non ha limiti di premio minimo. Pensando a questo target abbiamo recentemente effettuato un importante restyling del sito Generali.it con l’intento di renderlo più interattivo. Particolare attenzione è stata riservata allo spazio della previdenza con nuovi motori di calcolo per consentire una più facile comprensione delle possibili scoperture pensionistiche e dei meccanismi per ridurle.
D.C’è molta preoccupazione per la forte volatilità dei mercati. Quali sono i connotati di garanzia per una crescita equilibrata del portafoglio previdenziale?
R. È proprio nell’attuale contesto molto volatile, sia nel comparto azionario sia in quello obbligazionario (governativo e corporate), che il prodotto previdenziale e le gestioni separate a esso agganciate possono esprimere al meglio le loro potenzialità. L’attività di asset e liability management, in cui Generali vanta un’esperienza e una competenza unica nel mercato europeo, e i meccanismi tipici delle gestioni separate permettono di creare un circolo virtuoso tra prodotto, gestione finanziaria e prestazione a lungo termine, offrendo performance stabili anche in scenari economici altamente volatili. Per esempio, la nostra Gesav Global, riservata ai Pip, negli ultimi quattro anni ha registrato un rendimento netto medio del 4,41%, posizionandosi tra le top ten del mercato.
D.Come si può utilizzare il Pip nel percorso previdenziale?
R. La consulenza permette alla nostra clientela di caratterizzare il piano di risparmio previdenziale in funzione dell’età e della propensione al rischio, il tutto alla ricerca del corretto mix tra garanzia e rendimento scegliendo tra la gestione separata Gesav Global e il fondo interno European Equity. (riproduzione riservata)