I primi accordi o decisioni sul premio Sarkozy cominciano ad essere noti, ma i sindacati sono insoddisfatti. Tale “premio” è stato istituito con la legge francese del 28 luglio, che prevede la condivisione del valore aggiunto o dei profitti delle società commerciali (con oltre 50 dipendenti) che realizzano profitti. Può essere versato sotto forma di premio sul salario o come buoni pasto o con una partecipazione ad un finanziamento e gode di agevolazioni fiscali nel limite di 1200 euro annue.
Sino ad ora i premi negoziati oscillano tra i 100 € e gli 800 € lordi. I primi accordi fino a 100 euro sono stati conclusi da Aviva , Axa Groupe, Groupama/Gan, Groupama PJ, Swiss Life. Sono stati più generosi la CNP (350 € in media), la GMF (500 €) e MF Prévoyance (300 €).
Il malcontento deriverebbe anche dal fatto che questi premi accordati non deriverebbero da un accordo tra le imprese e le organizzazioni sindacali, ma sarebbero una decisione unilaterale della direzione. Nel caso di Aviva per esempio, le varie organizzazioni sindacali chiedevano tra i 300 e i 600 €. La direzione, che aveva iniziato con la proposta di un premio di 50 € è giunta alla proposta di 100 € lordi (ossia 92 euro netti). Al contrario, Filassistance, controllata di CNP, l’accordo è stato firmato dai gruppi sindacali, prevede un premio di 800 € e una maggiorazione del 10% se questo viene versato nel piano di risparmio aziendale.
Scor ha invece deciso di concedere 20 azioni gratuite. Non tutte le compagnie di assicurazioni francesi sono obbligate. Per esempio, Generali France e Allianz France sono fuori, essendo la loro casa madre non francese.