Nella prima metà del 2011 l’attività di emissione di obbligazioni catastrofali (cat bond) ha registrato una moderata flessione rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Tra gennaio e giugno dell’anno in corso vi sono state 9 emissioni per un controvalore assicurato di 1,8 miliardi di dollari; nei primi sei mesi del 2010 le emissioni erano state 13 per un capitale assicurato di 2,7 miliardi di dollari.
Secondo Aon-Benfield sarebbe ancora la notevole disponibilità di capitale in mano ai riassicuratori tradizionali – la cui capacità non sembra essere stata intaccata dalle gravi calamità naturali avvenute nei primi mesi del 2011 – la principale causa del calo dell’attività di emissione delle obbligazioni catastrofali.
La diminuzione delle emissioni e la liquidazione totale per 300 milioni di dollari di un cat bond a copertura del rischio sismico in Giappone hanno portato a un ulteriore erosione del capitale consolidato raccolto attraverso questa classe di strumenti. A fine giugno 2011 il capitale assicurato era pari a 11,5 miliardi di dollari, circa 700 milioni in meno rispetto a sei mesi prima.
Oltre il 90% del capitale raccolto nei primi sei mesi del 2011 era a copertura di rischi naturali (uragani, terremoti, tempeste elettriche e di vento) sul territorio americano. La rimanente parte (150 milioni di dollari) è stata raccolta da uno sponsor americano operante nel settore health a garanzia del rischio che i rimborsi medici eccedano di oltre il 20% il totale dei premi raccolti.
Sempre dal lato dell’offerta, si è osservata nei dodici mesi precedenti allo scorso 30 giugno un’evoluzione
significativa delle tipologie di attivi a garanzia del capitale sottoscritto con un forte ridimensionamento di fondi money market a vantaggio di strumenti più strutturati. In merito alla composizione della domanda per tipologia di investitore, si osserva che continua mantenersi vivo l’interesse per questi strumenti da
parte degli investitori istituzionali, la cui quota è cresciuta sensibilmente nel periodo in esame, mentre parallelamente è diminuita quella dei fondi catastrofali specializzati (finanziati per la quasi totalità da investitori istituzionali); è decresciuta notevolmente la partecipazione dei riassicuratori tradizionali.
Composizione della domanda per investitore
Secondo Aon-Benfield, vi sono elementi che fanno prevedere un ritorno nella seconda parte del 2011 dell’attività di emissione di cat bond si riporterà sui livelli registrati nel 2010. Le nuove emissioni verrebbero sospinte, da un lato, dall’esigenza di coprire rischi non localizzati negli Stati Uniti e, dall’altro, dalla forte redditività che questi strumenti ancora garantiscono, nonostante le perdite generate dal terremoto, e il conseguente maremoto, di Fukushima.
Fonte: ANIA Trends