La proposta della società tedesca Allianz di rafforzare l’Efsf trasformandolo in un programma di assicurazione sui bond sta guadagnando terreno nell’Unione europea.
È quanto emerge da un’intervista del Wall Street Journal e di DowJones
“Non usate l’Efsf come un creditore, usatelo come un assicuratore sui bond“, ha affermato Achleitner, spiegando che il suo piano estenderebbe l’impatto del meccanismo anti-crisi provvisorio dall’attuale capacità effettiva di 440 mld euro a oltre 3.000 mld euro. Per Achleitner, questa stima assume che sia assicurato il 20% del debito emesso e che i 780 mld euro versati dai Governi all’Efsf vengano utilizzati come garanzia.
Achleitner, sostenuto dall’a.d. di Allianz Michael Diekmann, spiega che il piano, elaborato in stretta cooperazione con Deutsche Bank, trova il sostegno di assicuratori come Munich Re e di alcune grandi banche francesi. Achleitner riferisce inoltre che Allianz è in strette consultazioni con la Troika (Bce, Fmi, Commissione europea).
Diekmann spiega che questo piano non prevede una ricapitalizzazione delle banche, che è materia dei singoli governi più che dell’Efsf. Secondo Achleitner, la proposta dovrebbe essere accolta positivamente dai Paesi dell’Eurozona perché permetterebbe di condividere il rischio di sostenere il debito sovrano tra contribuenti e investitori privati. I maggiori Paesi dell’Eurozona non dovrebbero più rischiare di coprire il 100% di perdite sui bond, mentre i privati potrebbero fare investimenti ponderati in base all’ammontare della copertura di ogni bond, osserva Achleitner.
Per l’esponente di Allianz, un altro vantaggio del piano è che i policymaker potrebbero adattare il prezzo e i tassi di assicurazione per fornire gli appropriati incentivi sia agli investitori che ai debitori sovrani.
A differenza dell’attuale modello dell’Efsf, che si poggia su un rating AAA per prendere prestiti a tassi bassi, Achleitner sottolinea che nella proposta di Allianz al Fondo “non importa avere un rating tripla-A”.