D.Banque Belgique ceduta allo Stato belga per 4 miliardi. Siglato l’accordo per Dma
Dexia ha finalizzato la cessione di Dexia Banque Belgique (Dbb) allo stato belga via la Società federale di partecipazioni e investimento (Sfpi). A dare l’annuncio è stata la stessa banca franco-belga che è stata salvata dallo stato per la seconda volta in tre anni la scorsa settimana. Dbb dà da lavorare a 6.000 dipendenti e vanta depositi per 80 miliardi di euro provenienti da 4 milioni di clienti.
L’istituto di credito guidato da Pierre Mariani ha precisato che la cessione è avvenuta secondo i termini e le condizioni stabilito lo scorso 9 ottobre, ovvero a un prezzo di 4 miliardi di euro. Nel comunicato diffuso ieri si legge inoltre che «la partecipazione del 49% di Dexia Banque Belgique in Dexia Asset management sarà trasferita al gruppo Dexia prima della chiusura di tale transazione, sotto riserva di convalida da parte delle autorità di controllo». Verrà inoltre creato un comitato di transizione per vegliare al corretto svolgersi della cessione.
Ieri sono stati anche approvati i termini di un protocollo di negoziazione con la Caisse des Depots e La Banque Postale in relazione al finanziamento delle autorità locali francesi. È prevista l’acquisizione da parte di Caisse des Dépôts e La Banque Postale del 65% e del 5% rispettivamente delle azioni di Dexia Municipal Agency (Dma), la società di Dexia Group specializzata nel rifinanziamento dei prestiti alle autorià locali.
A breve potrebbero esserci novità anche per la controllata turca di Dexia, Denizbank, che ieri ha guadagnato il 5% sul listino di Istanbul dopo che alcune indiscrezioni davano per certo l’interesse di Hsbc Holdings. In lizza per Denizbank ci sono già la russa Sberbank e la Qatar National Bank.
Dexia, a cui Francia (60,5%), Belgio (36,5%) e Lussemburgo (3%) hanno assicurato garanzie per 90 miliardi di euro, devo ora finalizzare le cessioni di Banque Internationale Luxembourg e della quota che detiene in Rbc Dexia Investor Services. Per la prima ha già manifestato interesse un gruppo di investimento del Qatar, per la seconda invece si è fatta avanti Royal Bank of Canada che intende usare il proprio diritto di opzione. Inoltre il governo lussemburghese punta ad acquisire una quota di minoranza nella divisione lussemburghese di Dexia.
Ieri sulla Borsa di Bruxelles Dexia, che aveva superato gli stress test della scorsa estate, ha chiuso le contrattazioni con un calo del 2,44% a 0,60 euro. Dall’inizio dell’anno la società ha perso il 75% della sua capitalizzazione.