All’alba di martedì 11 un’altra nave cargo italiana è stata sequestrata dai pirati somali. Il tragico evento della “Montecristo” – fortunatamente risoltosi grazie ad un blitz di due unità della Marina militare degli Stati Uniti e del Regno Unito, che ha posto in salvo i 23 uomini dell’equipaggio, sette dei quali italiani – ha riportato l’attenzione su questo gravissimo problema che da anni minaccia i traffici commerciali di tutto il mondo.
Le assicurazioni possono avere un ruolo importante nel combattere il fenomeno pirateria.
Inizialmente il rischio di pirateria (inteso come sequestro della Nave), era assicurato nell’ambito del rischio Guerra o considerato come Avaria Generale. Questa gestione dei rischi risulta obsoleta rispetto alla nuova tipologia di eventi che si stanno registrando con sempre maggior frequenza.
Il fenomeno della pirateria, inizialmente concentrato al largo delle coste somale e nelle acque del Corno d’Africa è ora in rapida espansione in tutto l’Oceano Indiano; il maggior numero di attacchi ha messo in luce l’esigenza da parte dei proprietari di navi e dei loro clienti di tutelarsi in modo adeguato contro il rischi di sequestro della nave.
Devono essere considerate tutte le diverse tipologie di eventi cui si può trovare esposta una nave cargo che transiti in acque pericolose, o considerate tali e bisogna mettere in atto una serie di misure di sicurezza, già contenute nell’attuale versione della “Best Management Practice” (BMP4) e che sono diventate i rerequisiti per una polizza K&R:
Questi prerequisiti sono:
– Percorrenza alla massima velocità consentita in base alle condizioni atmosferiche
– Registrazione al UK Maritime Trade Operation (UKMTO) o al Maritime Security Centre Horn of Africa (MSCHOA)
– Rispetto delle linee guida del BPM4
– Rendere sicura e inattaccabile, almeno per 48 ore, la sala comando della nave
– Circondare la sala comando della nave con filo spinato
– Addestramento dell’equipaggio
– Monitoraggio delle attività di pirateria nel periodo di transito.
Per le navi che navigano nelle aeree ad alto rischio la presenza di una guardia armata o di una unità di scorta costituisce un requisito fondamentale poiché risulta il miglior deterrente ad eventuali attacchi.
Aon grazie alla sua esperienza nel settore e al suo costante impegno nel monitorare il fenomeno, lavorando fianco a fianco con il mondo marine e avendo a disposizione dati statistici sempre aggiornati, è in grado di negoziare le migliori condizioni assicurative per una polizza che copra i rischi di sequestro di una Nave supportando il cliente dallo studio del rischio alla gestione della crisi.
I consulenti Aon seguono il cliente i durante la gestione della crisi, fornendogli indicazioni sui metodi più efficaci per dialogare con i rapitori e affiancandolo 24 ore al giorno, sette giorni su sette in caso di
sequestro: gestiscono l’unità di crisi, prendono in considerazione la salvaguardia dell’equipaggio e dei loro famigliari.
L’obiettivo è quello di rientrare in possesso della Nave nel minor tempo possibile con l’esborso minore: si stabilisce una allineamento tra gli interessi dell’armatore con quelli dell’assicuratore.
Inoltre Aon è organizzata in modo da poter offrire agli armatori , attraverso la propria Società NYA, una scorta a bordo della Nave stessa. Dal 2009 al 2011 le sono state effettuati oltre 700 servizi di scorta che, grazie a tutti i sistemi di precauzione e prevenzione hanno subito nel periodo solo 30 attacchi, nessuno dei quali è andato a buon fine per i pirati.
Il prodotto che Aon ha realizzato ed è in grado di fornire ai propri clienti prevede la copertura di tutte le perdite ed i danni in caso di sequestro della nave:
– Rimborso del riscatto (nei paesi in cui il pagamento del riscatto è consentito per legge) anche in caso di perdita del riscatto
– Pagamento delle spese e degli onorai dei consulenti
– Costi addizionali (compresi quelli dell’equipaggio)
– Spese legali
– Incidenti alle persone
E’ da considerare che il tempo medio di permanenza delle Navi nelle mani dei Pirati è di 10 giorni, e questo lascia intendere quali siano i costi correlati cui l’Armatore si trova esposto.
I fattori che incidono sui costi sono tali e tanti che non è possibile generalizzare e fornire un costo indicativo, che comunque è molto contenuto rispetto ai capitali assicurati ed i massimali messi a disposizione per far fronte a tutte le emergenze che si possono verificare in eventualità come quelle sopra descritte.