Più di un italiano su tre (36%) convive con una malattia cronica, secondo quanto emerge dai dati raccolti per l’Osservatorio Sanità[1] di UniSalute dall’istituto di ricerca Nomisma, che ha interrogato in merito un campione di 1.346 persone su tutto il territorio nazionale.
Secondo lo studio, il 20% degli italiani dichiara di essere affetto da una patologia cronica, e il 16% (uno su sei) da due o più patologie. Nella definizione di cronicità rientrano malattie anche molto diverse tra loro, che in alcuni casi possono seriamente compromettere la qualità della vita di chi ne soffre.
In particolare, la patologia cronica più diffusa in Italia è l’ipertensione arteriosa, che colpisce una persona su cinque (20%). Al secondo posto ci sono le malattie allergiche (15%), e al terzo le malattie che riguardano le articolazioni, come l’artrosi e l’artrite (13%). Seguono l’osteoporosi (7%), il diabete, l’asma e i tumori (tutti col 5%).
A livello di nucleo familiare, emerge che in quasi una famiglia su tre (30%) c’è almeno una persona affetta da ipertensione, e in più di una su quattro un membro ha una malattia allergica (26%).
Le patologie croniche possono rappresentare un ostacolo importante nella quotidianità delle persone: il 53% di chi soffre di una patologia cronica non è soddisfatto del proprio stato di salute fisico. La percentuale aumenta poi significativamente per chi è affetto da multicronicità, raggiungendo il 67% di insoddisfazione per la propria condizione fisica.
Le diagnosi delle patologie croniche avvengono prevalentemente dopo i 40 anni per malattie come l’osteoporosi (85%), i tumori (79%) e l’ipertensione (78%). Al contrario, altre patologie come l’asma (94%) e le malattie allergiche (90%) vengono rilevate principalmente prima dei 40 anni. Per quanto riguarda il diabete, la diagnosi arriva entro i 40 anni in quasi un caso su tre (31%).
Infine, riguardo la gestione della propria patologia, il 58% si affida prevalentemente a un medico specialista, mentre nel 42% dei casi la figura di riferimento è il medico di base. Quasi la totalità delle persone affette da patologie croniche (94%) dice di aver effettuato almeno un controllo o una cura negli ultimi 12 mesi: la maggior parte degli esami diagnostici sono stati effettuati nel sistema sanitario pubblico (61%), mentre per levisite specialistiche c’è un maggiore ricorso alla sanità privata, con quasi un paziente su due (48%) che vi si rivolge prevalentemente (30%) o almeno in parte (18%).
[1] Indagine CAWI condotta dall’istituto di ricerca Nomisma a febbraio 2024 su di un campione di 1.346 italiani con età compresa tra 18 e 70 anni, stratificato per età (18-70 anni), sesso ed area geografica, con sovracampionamento nelle province di Milano, Torino, Padova, Bologna, Napoli, Palermo, Genova, Cagliari