Un recente studio condotto dalla Town and Country Planning Association (TCPA), associazione di ricerca indipendente del Regno Unito originariamente nata per promuovere la pianificazione urbana e le città giardino, ha rivelato evidenti progressi nell’integrazione delle misure di mitigazione delle inondazioni nei nuovi sviluppi edilizi, ma anche evidenti problemi, come la mancanza di trasparenza, pratiche incoerenti e una limitata visibilità delle misure in atto, che stanno creando nuove sfide per gli assicuratori.

Ne dà notizia Insurance Business che spiega come la ricerca, commissionata da Flood Re, sia basata sullo studio di casi dettagliati, interviste con le parti interessate e un aggiornamento della letteratura esistente. L’obiettivo del lavoro era quello di valutare l’efficacia con cui il sistema di pianificazione sta fornendo alloggi resilienti alle inondazioni in Inghilterra.

I risultati principali del rapporto indicano che i dati utilizzati per prendere decisioni in merito alla pianificazione del rischio inondazione sono spesso obsoleti e di difficile accesso. È stata esaminata anche la fase di pianificazione post-consenso, con la ricerca a sottolineare una generalizzata carenza di trasparenza che contribuisce a rendere ancora più complicato l’impegno da parte delle comunità locali.

Per risolvere i problemi, la TCPA sollecita riforme immediate in tre aree principali: miglioramento della qualità dei dati sul rischio di inondazioni utilizzati nelle decisioni di pianificazione, rivedere i meccanismi che garantiscono le misure di protezione dalle inondazioni e rafforzare il quadro normativo per garantire che tali protezioni possano essere implementate.

È stato evidenziato che la capacità degli assicuratori di fornire copertura contro le inondazioni per le nuove costruzioni dipende sostanzialmente dalla loro fiducia negli sforzi di mitigazione del rischio di inondazione.

Gli immobili costruiti dopo il 1° gennaio 2009 non sono ad esempio idonei per la cessione al programma Flood Re contro le inondazioni ed entro il 2039, l’intero mercato assicurativo è destinato a tornare ai prezzi parametrati sul rischio con l’uscita di Flood Re, rendendo ancora più urgente la necessità di misure efficaci di resilienza alle inondazioni.

È fondamentale che le nuove case costruite in Inghilterra siano al riparo dal rischio di inondazioni”, ha commentato Dermot Kehoe, direttore delle comunicazioni e della transizione di Flood Re. “I proprietari vogliono sentirsi al sicuro nella propria casa ed essere certi che sarà assicurabile ora e in futuro. Per una più ampia disponibilità di assicurazione è anche importante che non aumenti l’esposizione complessiva al rischio inondazione che il mercato è tenuto ad assicurare”.