La bozza del decreto attuativo della norma sulle polizze catastrofali per le imprese è ormai definita. Il documento fissa criteri e condizioni per rendere quanto più possibili omogenei i nuovi prodotti da mettere sul mercato e introduce meccanismi di flessibilità per le imprese produttive al fine di rendere per loro economicamente sostenibile proteggere macchinari e fabbricati dal rischio di devastazione a causa di eventi climatici. Le leve per dare flessibilità alle imprese sono sostanzialmente i massimali di indennizzo e lo scoperto. Il provvedimento, che Il Sole 24 Ore ha potuto visionare, prevede che le percentuali di copertura assicurativa abbiano un limite minimo per asset fino a 30 milioni di valore, oltre è lasciato a libera negoziazione. Per i beni con un valore inferiore a 30 milioni è previsto invece uno scoperto (quota del valore indennizzabile che può restare a carico dell’assicurato) fino a un massimo del 15 per cento. L’obbligo assicurativo viene esteso anche ai beni in leasing da parte dell’impresa, ma l’imprenditore può scegliere come assicurare gli asset. Ad esempio può assicurare assieme alcuni asset, che si trovano in una stessa area geografica, e altri singolarmente avvalendosi di percentuali di copertura e di scoperti diversi per ridurre il costo del premio. Come anticipato ieri da IlSole24Ore, per beni o insieme di beni entro il milione di euro di valore la compagnia è tenuta ad assicurare il 100% (poi l’impresa può decidere se coprire meno), tra uno e 30 milioni la copertura deve essere di almeno il 70 per cento.