Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

logo_mf

Il prossimo appuntamento è già stato fissato per il 16 settembre. Per ora da Fwu Italia sono arrivate rassicurazioni sul fatto che tutti i depositi a copertura delle polizze sono al sicuro, che non ci saranno licenziamenti tra i 34 dipendenti della rappresentanza milanese del gruppo assicurativo lussemburghese finito in commissariamento, che non è in programma alcun disinvestimento e che in cassa c’è liquidità sufficiente per le spese correnti, stipendi compresi. Le indicazioni sono arrivate nel corso di un incontro tenutosi tra le rappresentanze sindacali di Fisac Cgil e il managing director di Fwu Italia Antonio Perrotti, nel corso del quale è stato anche chiarito che il possibile piano di riassetto di Fwu in Lussemburgo, che prevede di mettere in run off la compagnia ricostituendo i requisiti patrimoniali minimi, è stato messo a punto ed è ora al vaglio delle autorità di vigilanza assicurative del Paese, che dovrebbero pronunciarsi, si spera, entro fine settembre.
Previndai, il fondo pensione di categoria dei dirigenti industriali, primo in Italia per patrimonio con oltre 14,5 miliardi gestiti e 88 mila iscritti, si prepara a lanciare un nuovo comparto d’investimento. Un’opzione di «tipo cauto, dedicata a chi non vuole rinunciare ai rendimenti ottenibili sui mercati finanziari anche all’avvicinarsi della pensione», spiegano dal fondo presieduto da Giuseppe Straniero. La ricerca di uno o più gestori è stata avviata e l’avvio dovrebbe concretizzarsi già nella prima metà del 2025.
L’industria delle reti di consulenti si conferma in buona salute e archivia il primo semestre con masse record a quota 856 miliardi di euro. «Un risultato che è prova ancora una volta di come la valorizzazione del portafoglio trovi fondamento nella corretta diversificazione degli investimenti e in strategie di medio lungo termine», dichiara Massimo Doris, presidente di Assoreti, l’associazione di categoria dei consulenti che ha redatto i dati sul patrimonio a fine giugno. Il dato sulle consistenze di periodo rappresenta un incremento del
14,6% rispetto a giungo 2023: merito dell’effetto raccolta (+5,9%), unito a quello legato alla performance degli investimenti (+5,9%) e a variazioni nel perimetro di rilevazione
(+2,9%).

Repubblica_logo

Torna a crescere, dopo il tonfo dei mercati nel 2022, il patrimonio degli investitori istituzionali italiani: 993 miliardi di euro a fine 2023, dai 966 miliardi un anno prima. E cresce anche la quota investita in “economia reale italiana”: anche se per i primattori del welfare nostrano – casse previdenziali, fondazioni bancarie, fondi pensione autonomi o negoziali – è tricolore solo il 18,6% del forziere. Appena 52,3 miliardi su oltre 280 gestiti dai campioni del welfare nazionale, a cui si affianca il welfare “privato” di assicurazioni e fondi aperti, con altri 697,4 miliardi di dote, la cui fedeltà al tricolore è ancora più dubbia.