Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
- L’IA diventa arma dei truffatori
Una foto, un video, un link o perfino un messaggio vocale. È tutto vero quello che vediamo o sentiamo in rete? O dobbiamo alzare il livello di guardia? La domanda è lecita visto che
l’evoluzione dell’intelligenza artificiale sta portando a diverse applicazioni utili, dall’ambito sanitario alla vita quotidiana delle persone tra le mura domestiche, al mondo aziendale in settori come quello bancario e assicurativo. Ma sta introducendo anche dei rischi, tra cui non bisogna sottovalutare l’utilizzo che ne possono fare i truffatori, grazie alla possibilità di ricreare audio, immagini e video falsi, capaci di riprodurre le persone e le loro voci in modo
quasi identico. Nella maggior parte dei casi la frode si presenta come una chiama ta o un messaggio vocale con richieste inaspettate e urgenti da parte di una persona conosciuta: tutelarsi è possibile, evitando di agire di impulso e mettendo in pratica alcuni semplici accorgimenti per verificare l’identità dell’interlocutore.
- App bocciate ai test di sicurezza
App sicure al 100% da attacchi cyber? Non ce ne sono: né nella sanità né nella gdo, passando per finanza, energia e telecomunicazioni. È il risultato di nove test di sicurezza
effettuati, in cinque settori merceologici, dagli hacker etici di Mobisec, azienda trevigiana specializzata nella cybersecurity. Di cosa stiamo parlando esattamente? Lo spiega, a ItaliaOggi Sette, Riccardo Poffo, Chief technical officer di Mobisec. «Gli hacker etici non sono nient’altro che degli esperti informatici in grado di individuare eventuali falle che mettano a rischio la sicurezza di un sistema informatico. A differenza degli hacker malevoli, utilizzano
queste competenze per individuare i punti deboli e fornire indicazioni per rimediare, così da garantire la sicurezza ed evitare di mettere a rischio i dati».
- Da rimborsare i costi delle polizze fideiussorie
Devono essere rimborsati al contribuente i costi sostenuti per le polizze fideiussorie prestate relativa mente alla richiesta di rimborso Iva, laddove il credito sotteso al tributo sia stato ormai accertato. È il canone affermato dalla Cgt di I grado di Milano nella sentenza n. 1765/2024 depositata lo scorso 23 aprile.
- Scale da utilizzare con diligenza
Il capitombolo sulle scale non sempre è responsabilità del condominio. Seppure quest’ultimo sia tenuto a fare in modo che le parti comuni siano conservate in un
buono stato di manutenzione, la conoscenza dello stato dei luoghi e il mancato utilizzo
dell’ordinaria diligenza da parte del danneggiato possono limitare o addirittura escludere il diritto al risarcimento del danno. Volta per volta occorre quindi valutare le modalità con le quali è avvenuto il sinistro e la condotta osservata dalla vittima dell’incidente. Lo ha ribadito la Corte di cassazione, sezione terza civile, con la recente ordinanza n. 19204, pubblicata lo scorso 12 luglio 2024.
- Le polizze professionali
Tutti i professionisti iscritti agli albi (e quindi la quasi totalità dei sindaci) sono tenuti alla stipula di una polizza di responsabilità civile professionale, ai sensi dell’art. 1917 c.c. (tale obbligo nasce con il dl 13/8/2011 n. 138, conv. in L. 14/9/2011 n. 148, regolamentato con dpr 7/8/2012 n. 137). Di norma, dottori commercialisti, avvocati e consulenti del lavoro, una volta nominati sindaci della società, devono rendere noto alla stessa gli estremi della polizza professionale cioè il numero di polizza e la compagnia con la quale si è stipulato il contratto e il relativo massimale. Come si vedrà nell’ambito del presente lavoro, oltre alle polizze di “responsabilità civili professionali” stipulate dal singolo professionista, il sindaco
può essere tutelato anche dalle cosiddette polizze D&O (Directors and Officers) sottoscritte e pagate dalla società a favore dei propri amministratori, sindaci e in generale i propri esponenti apicali. Da segnalare, tuttavia che tali contratti di norma tutelano i professionisti, membri dei collegi sindacali e gli organismi di vigilanza, ma come meglio si vedrà non il revisore esterno.