Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Proprio mentre c’è una nuova emergenza alluvioni in Emilia si fa concreta l’ipotesi del rinvio di un anno dell’obbligo delle imprese di assicurarsi contro le catastrofi naturali. A prevedere lo slittamento a gennaio 2026 è un emendamento al decreto Omnibus, firmato da Paola Ambrogio di Fdi. Un testo arrivato all’indomani della partecipazione della premier Giorgia Meloni all’assemblea di Confindustria. L’emendamento al decreto Omnibus che prevede il rinvio di un anno dell’obbligo delle imprese di assicurarsi sarà votato ad inizio della prossima settimana. Mentre parallelamente proseguono i lavori che erano stati accelerati nelle ultime settimane per tentare di rispettare la scadenza dell’1 gennaio 2025, prevista dalla legge di Bilancio, prevedendo al massimo un posticipo di qualche mese. Oltre a questo si lavora alle regole del pool tra imprese assicurative che insieme dovranno riassicurare parte dei rischi, aggiungendosi alla riassicurazione Sace che ha un tetto fino a 5 miliardi. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza a lavorare all’iniziativa, sarebbe stato chiamato dall’Ania il broker Aon incaricato come consulente per seguire le fasi iniziali.
Aon ha inaugurato a Roma la sua nuova sede, a Villa Spierer, a due passi dall’ambasciata Usa. L’Italia è «il Paese che ha dato più soddisfazioni al gruppo» ha sottolineato Carlo Clavarino, executive chairman international business ricordando che la capitalizzazione del broker quotato a New York è passata dai 4 miliardi del 1998 a 76 miliardi.
Il mercato automobilistico europeo continua a soffrire. Nel mese di agosto, secondo i dati comunicati dall’ Acea, sono crollate le immatricolazioni di nuove automobili (-18,3%) con risultati negativi in tutti e quattro i principali mercati: perdite a due cifre sono state registrate in Germania (-27,8%), Francia (-24,3%) e Italia (-13,4%), con il mercato spagnolo in calo del 6,5%. Nei primi otto mesi dell’anno, le immatricolazioni di auto nuove sono aumentate dell’1,4%, raggiungendo quasi 7,2 milioni di unità. La Spagna (+4,5%) e l’Italia (+3,8%) hanno mostrato performance positive ma modeste. Il mercato francese, così come quello tedesco, ha invece registrato una stagnazione dei risultati (rispettivamente -0,5% e -0,3%).
Il consolidamento bancario in Europa è ripartito, ma le aggregazioni restano in salita. Se l’amministratore delegato di Unicredit Andrea Orcel dovrà lavorare non poco per costruire un ampio consenso intorno all’operazione su Commerzbank, in Spagna l’opa di Bbva su Banco Sabadell è in bilico. Dopo il via libera della Bce all’inizio di settembre, l’offerta pubblica da 12 miliardi di euro è entrata nel vivo e il mercato fiuta già un rilancio. Secondo gli analisti di Alantra Equities c’è spazio perché il prezzo messo sul tavolo da Bilbao salga del 15% rispetto all’attuale concambio fissato in un’azione Bbva di nuova emissione per ogni 4,83 azioni Sabadell.
La vicenda Bonatti risale al 19 luglio 2015, quando quattro tecnici specializzati, dipendenti della società italiana Bonatti Spa, inviati presso gli impianti della società in Libia, venivano sequestrati mentre si recavano, via terra, sul posto di lavoro e due di loro perdevano la vita a seguito di un conflitto a fuoco. Fu avviato un procedimento penale nei confronti dell’operation manager per la Libia posto a capo del branch locale della società e di alcuni membri del Cda di Bonatti in qualità di datore di lavoro.  Nella sentenza di primo grado il tribunale di Roma condannò alcuni membri del Cda, ritenuti colpevoli di cooperazione colposa nel delitto doloso. Il tribunale aveva ritenuto che i membri del Cda avessero omesso di analizzare il rischio specifico e di prevedere le relative misure di prevenzione nel documento di valutazione dei rischi, creando di fatto le condizioni perché l’evento potesse verificarsi. Veniva anche condannata Bonatti Spa ai sensi della Dlgs 231/2001 sulla responsabilità degli enti, per l’omissione nella predisposizione del documento di valutazione dei rischi relativi all’attività all’estero dei propri dipendenti.

Un errore materiale non può essere sanato dalla stazione appaltante con un chiarimento. E’ quanto ha affermato il Tar Basilicata, sezione prima con la sentenza del 10 settembre 2024, n. 438 I giudici hanno ricordato innanzitutto che il Consiglio di Stato ha affermato che “i chiarimenti della stazione appaltante sono ammissibili solo se contribuiscono, con un’operazione di interpretazione del testo, a renderne chiaro e comprensibile il significato, ma non quando, proprio mediante l’attività interpretativa, si giunga ad attribuire ad una disposizione della lex specialis, un significato e una portata diversa o maggiore di quella che risulta dal testo stesso, in tal caso violandosi il rigoroso principio formale della lex specialis”.
In Veneto, secondo un’indagine dello Spi Cgil, «il 40% delle pensioni è inferiore ai mille euro». Il sindacato dei pensionati italiani ha analizzato i primi dati sulle pensioni di vecchiaia del settore privato (che comprendono anche pensioni anticipate e prepensionamenti) del 2023, in attesa dei numeri definitivi sulle dichiarazioni Irpef. «Il risultato è più che preoccupante», ha spiegato lo Spi Cgil. «A fronte di un assegno mensile medio di circa 1.260 euro lordi, il 40% dei trattamenti di vecchiaia è inferiore ai mille euro mensili. Non solo: l’indagine ha messo in luce anche le marcatissime differenze esistenti nei diversi territori e nei vari Comuni e ha evidenziato la nota sproporzione esistente tra le entrate degli uomini e quelle delle donne».
Allianz torna a celebrare lo sport e ospita nella sua sede di Milano l’evento «Un sogno chiamato Parigi 2024», dedicato ai suoi atleti ambassador Thomas Ceccon, Antonio Fantin, Giulia Ghiretti, Aziz Abbes Mouhiidine, Sofia Raffaeli, Giorgia Villa e Alice Volpi, protagonisti degli ultimi Giochi Olimpici e Paralimpici.

corsera

A Traversara il Lamone scende impetuoso, trascina tronchi e tutto quello che incontra. Non è più nel suo letto naturale, nella mattinata l’argine si è rotto, l’acqua ha invaso il centro abitato, distrutto muri di abitazioni, diviso in due questa frazione di Bagnacavallo di poco meno di mille abitanti. Qui un anno fa il fiume era stato clemente, molti sono rimasti sorpresi, anche le villette a due piani d’improvviso sono sembrate non più sicure, gli abitanti sono saliti sui tetti in attesa che arrivasse un elicottero a portarli via. Il bilancio dei danni sarà ingente, per le abitazioni e le attività produttive. Gli sfollati sono oltre un migliaio, di cui 800 solo nel Ravennate. È stato evacuato anche l’ospedale di Lugo. E oggi sarà ancora un giorno di allerta rossa.
L’obiettivo è quota 450 milioni di ricavi entro il 2027. Aon Italia stima una crescita del 50% rispetto all’attuale giro d’affari di 320 milioni (i premi intermediati sfiorano i 4 miliardi). Aon Italia guidata da Andrea Parisi (foto) sta lavorando a nuove acquisizioni. Ieri a Roma è stato presentato il nuovo hub del gruppo di consulenza assicurativa, che avrà sede a Villa Spierer.

Il testo del decreto attuativo è ormai pronto, come anticipato dal Sole 24 Ore del 4 settembre scorso. Adesso è il momento del confronto tra i dicasteri incaricati di redigere il provvedimento, il ministero per il Made in Italy in collaborazione con il ministero dell’Economia, e le categorie imprenditoriali coinvolte dalle nuove norme. Una riunione è stata convocata a questo scopo all’inizio della prossima settimana: un invito allargato a tutti i settori produttivi, dunque da Confindustria alle varie associazioni in rappresentanza dell’artigianato e quelle del commercio e della grande distribuzione. Dovrebbero essere presenti anche l’associazione delle compagnie assicurative e l’Ivass, l’Autorità dei regolazione del settore assicurativo che, in base alla legge, deve essere coinvolta nell’elaborazione del decreto per gli aspetti prudenziali. E la Sace, la società pubblica chiamata a riassicurare (con un plafond a copertura di 5 miliardi di euro) fino a un concorso al 50% gli imponenti rischi che dovranno assumere la compagnie.